Referendum 8-9 giugno,
perché bisogna andare a votare
Un’assemblea pubblica in una data importante e simbolica che celebra il 55º anniversario dello Statuto dei Lavoratori quando, il 20 maggio 1970, venne approvata la legge 30.
L’ha organizzata il circolo del partito dalla Rifondazione Comunista di Crema nella Sala Ricevimenti del Comune per invitare ad una riflessione sulle condizioni dei lavoratori e lavoratrici e per motivare tutti ad andare al voto ai referendum dell’8 e 9 giugno.
Un’occasione straordinaria per rimettere al centro della politica il lavoro, abrogando quelle leggi che ne limitano la dignità.
“Io penso – ha detto Elena Curci Segretaria Generale CGIL Cremona – che sia importante andare a votare perché questa volta votiamo proprio per la dignità del lavoro, per la sicurezza del lavoro. Vogliamo combattere la la precarietà. Tocca a noi veramente l’8 e il 9 giugno andare a votare.
Non votiamo partiti, non votiamo persone, ma siamo noi che cambiamo veramente il Paese. Vogliamo cambiare le leggi che, in questi anni, hanno creato tanta precarietà. Vogliamo permettere ai giovani di rimanere in Italia e di non andare all’estero, scappare per trovare una qualità e una dignità di lavoro migliore”.
Al tavolo dei relatori, insieme ad Elena Curci, anche l’avvocato Gianluigi Valesini, giuslavorista e Fabrizio Aroldi, responsabile lavoro della Federazione Cremonese del Partito di Rifondazione Comunista, introdotti e coordinati dal segretario del circolo Peppino Impastato di Rifondazione Comunista Beppe Bettenzoli.
Sono entrati nel merito dei quesiti referendari spiegando le ragioni del “Sì”. Partendo dall’abrogazione del Job Act e del rispristino dell’articolo 18 che prevede il reintegro, dopo un licenziamento illegittimo, alla riduzione da 10 anni a 5 anni di residenza, per la cittadinanza italiana, a chi vive in Italia, lavora in Italia, paga le tasse in Italia e manda i figli a scuola in Italia.
“Se parliamo di referendum sul lavoro – ha concluso Elena Curci – vanno assolutamente votati tutti perché sono tutti importanti; tutti danno dignità al lavoro perché alla fine se parliamo di sicurezza del lavoro è importante il quarto sugli appalti, è importante il terzo perché vogliamo veramente cercare di eliminare la precarietà e di migliorare la condizione dei lavoratori, affinchè ogni contratto a termine debba avere una causale.
Non possiamo far sì che i contratti inferiori a 12 mesi non abbiano causali. Vuol dire comunque che non diminuiamo la precarietà. Lo stesso vale per i licenziamenti illegittimi. Se un lavoratore è licenziato illegittimamente è giusto, si deve tutelare e può avere anche il reintegro e rientrare ancora nel suo posto di lavoro”.
Sabrina Grilli