Tahiri e la lezione sull’Islam:
"Conoscenza reciproca abbatte i muri”
Il caso politico di Hamid Tahiri che è stato chiamato in una classe della Scuola Primaria di Santa Maria per tenere una lezione di religione musulmana ha allarmato la Lega, che ha parlato di “indottrinamento” e ha fatto discutere la città intera, scatenando pareri contrastanti. Ecco cosa ha risposto il diretto interessato alla luce di quanto accaduto.
Ti hanno accusato di ‘indottrinare’ i bambini della scuola elementare. E’ così?
Indottrinare….ma di che cosa stiamo parlando? Sono robe da matti! Tutti i giorni mandiamo i nostri bambini a scuola, li affidiamo ai maestri per insegnare loro i fondamentali del cristianesimo. A scuola la maestra di religione è arrivata al capitolo delle religioni monoteiste, come l’Islam, l’ebraismo e il cristianesimo e ha voluto approfondire il tema. In un‘ora non si può approfondire e non era nostra intenzione indottrinare ma solo dare qualche risposta e soddisfare alcune curiosità dei bambini. Ridicolo pensare di indottrinare in un’ora all’anno.
La religione musulmana in Italia è la seconda religione più seguita e praticata. Quindi Possiamo parlare di 3 milioni di musulmani in Italia. Quindi è giusto che i bambini, in questa classe ce ne sono 5/6 di religione mussulmana, siano integrati e non esclusi. Importante far conoscere a tutti i bambini le radici culturali della loro religione e trovare una figura di riferimento che sappia rispondere alle loro domande. Poi, parliamoci chiaro, c’erano due maestre in classe, preparate, che sapevano fare perfettamente il loro lavoro. A chi vuole leggere altro o cavalcare politicamente questa cosa dico: “Hai perso o hai capito male. In ogni caso hai fatto solo una figuraccia”.
Come sei arrivato alla Scuola Primaria di Santa Maria?
La proposta è arrivata direttamente dalla scuola e dalle maestre di religione che stavano affrontando come argomento le religioni monoteiste: Islam, Ebraismo, Cristianesimo.
Noi abbiamo sempre la mano tesa verso la Diocesi, verso la gente per bene, verso il bene di Crema.
Sono cresciuto in Piemonte e ho frequentato anche io una scuola cattolica, i miei figli vanno all’asilo dalle suore. Accusarmi di indottrinare non è giusto. Le parole, sinceramente, devono essere pesate e dare il giusto senso. Noi siamo stati in diverse scuole, un’ora all’anno non vuol dire quattro o cinque ore ogni giorno, parliamo di un’ora di insegnamento, non puoi insegnare niente in un’ora, puoi fare solo una panoramica della cultura.
E com’è andata con i bambini della scuola primaria di Santa Maria?
Devo dire la verità, i bambini sono molto avanti rispetto a noi; sono bravissimi, curiosi, fanno domande veramente difficili e non è facile trovare le risposte; a volte riesco con velocità e intuito, a volte ci devo pensare perché sono veramente intelligenti; un applauso veramente caloroso va alle maestre che hanno insegnato a questi bambini il rispetto e il modo di convivere, perché parliamo di una classe multiculturale; una classe esemplare.
Noi abbiamo fatto quello che facciamo sempre quando ci chiedono di parlare della religione mussulmana e come fanno anche le altre religioni.
Però mi accorgo che quando si parla di Islam dà fastidio a qualche partito; la gente non deve andare dietro a questi slogan, a parole che seminano solo odio gratuito e paura; solo con la conoscenza e con l’arricchimento culturale riusciremo a superare queste barriere.
Andrete anche in altre scuole?
Allora, veramente è la prima volta che dico questa cosa: quest’anno abbiamo cominciato ad insegnare la religione islamica ai nostri bambini in lingua italiana. Nostra intenzione è essere aperti, aperti a tutti, fare più incontri, farci conoscere e andare avanti. Non mi fermo mai, assolutamente, per il bene nostro e di tutta la città. Perché solo, ripeto, con la conoscenza e con la conoscenza reciproca riusciremo ad abbattere questi muri.
Sabrina Grilli