Curare con la bellezza:
medicina, cosmesi, rete

Dopo la presentazione lo scorso aprile a Roma, prima tappa a Crema per La Bellezza come cura, un’occasione per riflettere e approfondire temi legati a benessere, salute e bellezza, elementi apparentemente distanti, ma che invece sono oggetto di molte connessioni. A introdurre il tema il senatore Renato Ancorotti in qualità di Presidente dell’Intergruppo Parlamentare “Benessere, Salute e Bellezza”, che ha preceduto i diversi interventi dei relatori moderati da Emanuela Schiavini, consigliera comunale di Fratelli d’Italia e Coordinatrice Infermieristica, Comunità Riabilitativa ad Alta Assistenza – ASST Crema.
Nella sua introduzione il senatore Ancorotti dati alla mano, ha evidenziato l’importanza del settore della cosmesi nell’economia del Paese e ovviamente la centralità nel territorio Cremasco ricordando come spesso non ci si rende conto dell’indispensabilità di questo settore, perché: “Tutto è cosmetica, anche il dentifricio è un cosmetico, poi ci sono i profumi, le creme che ci fanno star bene con noi stessi e tanto altro”. La cosmesi non si sostituisce alla medicina, ha rimarcato Ancorotti, ma può essere utile, ancor più nell’ambito delle terapie oncologiche. Un settore quello della cosmesi che va molto bene, con 400 mila addetti, secondo esportatore in Europa e quarto al mondo, con una percentuale di occupazione femminile maggioritaria, senza contare la qualità del prodotto, che grazie alle normative nazionali ed europee molto stringenti, fa dei cosmetici di produzione italiana i più sicuri del mondo. Di medicina che serve a curare e cosmetica che serve a star bene con sé stessi ha parlato la deputata soncinese Silvana Comaroli, mentre per Alessandro Cominelli, Direttore Generale di ASST Crema, l’iniziativa che ha messo assieme specialisti in ambiti diversi, conferma la centralità del paziente, perché “c’è differenza tra curare e prendersi cura. Il nostro vuol essere un approccio olistico, globale, essere vicini alla persona, non solo come paziente, sviluppate un rapporto empatico con lui” ha aggiunto Cominelli.
Approccio olistico, bellezza e prevenzione, tre direttrici caratterizzanti l’impegno di ASST Crema, ma anche filo conduttore della conferenza, nell’ottica di un lavoro comune. Su questa linea gli interventi di Gianluca Tomasello, Direttore Struttura Complessa di Oncologia – ASST Crema, che ha portato la sua esperienza di oncologo medico per il quale è fondamentale “intercettare benessere fisico e interiore”, elementi centrali nell’analisi degli effetti di terapie invasive come quelle chemioterapiche. “Umanizzazione non è concetto astratto – ha detto il dottore Tomasello – va curata la malattia, ma anche altri aspetti, da quelli psicologici a quelli sociali, sia del paziente che della sua famiglia”.
Di un cambiamento di approccio ha parlato invece il senologo Stefano Beltrami, mentre per il dermatologo, fondatore e direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis, Antonino Di Pietro: “Come dermatologo vivo la preoccupazione di quando si cade nella malattia, perché con la terapia oncologica la pelle va a pezzi”, ed ecco l’importanza del cosmetico, che non è farmaco ma ci aiuta a vivere. Dalla farmacista, cosmetologa e consulente scientifica dell’Intergruppo Parlamentare “Bellezza, Salute e Benessere”, nonché fondatrice dell’associazione “Ricomincio da me” Myriam Mazza, l’esortazione al lavoro sinergico tra dermatologo e oncologo: “Con il Protocollo di cura cosmetico noi possiamo lavorare sia in prevenzione, che contenere anche gli effetti collaterali”. L’esperienza presso la Comunità riabilitativa ad alta assistenza di Crema, nell’intervento appassionato di Emanuela Schiavini: “Anche in psichiatria la bellezza può curare, perché illumina il possibile”, ha detto la Coordinatrice Infermieristica, CRA, sottolineando l’importanza dei piccoli gesti quotidiani e del trovare il tempo per un sorriso.
Tra gli interventi del pubblico, quello di Gianni Risari, ora presidente della Fondazione Benefattori Cremaschi, che plaudendo all’iniziativa del senatore Ancorotti ha ricordato l’impegno dell’Associazione Rubino e del CrForma che coinvolge da anni le pazienti del reparto di oncologia.
Ilario Grazioso