Eventi

Bergamaschi sul Primo Maggio:
"Contrastare la regressione"

Non solo infortuni sul lavoro, ma anche precarietà, sfruttamento e fuga dei giovani per cercare miglior fortuna all’estero. Nel corteo cremasco si sono affrontate anche queste due tematiche, che stanno preoccupando non solo le istitutizioni, ma anche e soprattutto i cittadini stessi, che hanno ricordato come la festa del Primo maggio quest’anno ha un sapore amaro, causato da piaghe lavorative che sono ancora troppo presenti nel nostro sistema.

Il sindaco Fabio Bergamaschi, ha inoltre ricordato come nell’ultimo anno 191mila italiani hanno lasciato la nazione, è il numero più elevato degli ultimi venticinque anni. Al contrario, invece, lo sfruttamento è un trattamento che viene riservato ai migranti che raggiungono l’Italia e spesso vengono impiegati in luoghi di lavoro in condizioni estreme.

Oggi parlare di lavoro, celebrarlo, significa portare la nostra attenzione, la nostra coscienza sull’esigenza di garantire un’ adeguata formazione per la tutela della salute, della sicurezza e per il sostegno dei salari – ha dichiarato il primo cittadino cremasco – Abbiamo dei salari che, rispetto alla media Ocse che cresce del 5,3%, scendono di circa l’8% negli ultimi vent’anni. Una tendenza impietosa che deve interrogare tutti. Siamo parte del G7, siamo parte del mondo occidentale e sviluppato, ma ci stiamo incamminando forse con troppa inconsapevolezza verso una regressione che invece può essere contrastata”.

Oltre ai rappresentanti sindacali, presente una vasta rappresentanza politica, a cominciare dalla Giunta comunale da diversi consiglieri di opposizione e dai consiglieri regionali Matteo Piloni (Pd) e Riccardo Vitari (Lega). Tutti uniti per la festa dei lavoratori, consapevoli però che di lavoro da fare ce n’è ancora parecchio.

Riccardo Lionetto

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...