Cronaca

Giubileo dei lavoratori, il vescovo
Daniele: "Dignità no a schiavitù"

Promosso dalla Pastorale Sociale del Lavoro della Diocesi si è celebrato, questa sera, il Giubileo dei lavoratori e imprenditori della Diocesi di Crema.

I pellegrini si sono ritrovati alle 20.30 nella Chiesa di San Giuseppe Lavoratore,che si trova alla Villette; una piccola chiesa sobria, semplice, essenziale, che induce al raccoglimento. Qui il Vescovo di Crema, monsignor Daniele Gianotti, ha guidato una preghiera e una breve riflessione, prendendo spunto da alcune considerazioni di Papa Francesco sul lavoro. Il lavoro non è solo una fonte di sostentamento, ma dà dignità alla persona, consente di realizzarla, esprimere i propri talenti e, mettendola in relazione con gli altri, è anche occasione di crescita umana personale e sociale.

A seguire  i pellegrini, preceduti da una Croce, si sono incamminati fino alla Basilica di Santa Maria della Croce, chiesa giubilare,  recitando  il  Santo Rosario; a Maria sono state affidate le intenzioni di preghiera dedicate a chi è senza lavoro, al lavoro precario, al lavoro che opprime, agli imprenditori chiamati a creare condizioni di lavoro dignitose e sicure.

Giunti al Santuario mariano, la Santa Messa, concelebrata e presieduta dal vescovo Daniele.
Nell’omelia il vescovo Daniele, riallacciandosi al Libro della Genesi che racconta di come Dio abbia creato il mondo in sette giorni, ha sottolineato la necessità del riposo, che avviene il settimo giorno.
Un giorno di riposo alla settimana (per gli ebrei il sabato) poi un anno di riposo della terra ogni sette anni ( anno sabbatico ) evidenziano come Dio comandi il riposo per dare dignità al lavoro.
Quando gli ebrei erano sotto il dominio degli egiziani i faraoni comandavano loro di lavorare sempre, senza concedere il risposo, creando condizioni di lavoro insostenibili e opprimenti, da schiavi.

” Anche oggi – ha sottolineato il Vescovo Daniele – viviamo forme di sfruttamento nel lavoro che equivalgono a schiavitù, come ha dimostrato recentemente una sentenza della Cassazione”.
Attraverso il Giubileo, Dio ci chiede che il lavoro sia vissuto con dignità, che ridoni speranza. I lavori sottopagati, la priorità del profitto al rispetto umano, la mancanza di sicurezza, sono le attuali forme di schiavitù che feriscono l’uomo e lo privano della dignità. Anche  oggi, attraverso il giubileo, Dio continua a chiedere che il lavoro sia vissuta in modo degno, che non diventi una forma di schiavitù.
Papa Francesco- ha concluso il Vescovo di Crema – ci chiede di lasciarci attrarre dalla speranza che non delude, chiede segni di speranza per essere generativi perché, con il nostro lavoro, possiamo contribuire all’opera della creazione”.
Sabrina Grilli

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