Cronaca

Donne e violenza, il report 2024
93 le donne seguite dal centro

“Sono 93 le donne che, nel 2024, si sono rivolte all’Associazione Donne contro la Violenza e abbiamo dedicato loro 512 incontri; raccontano di maltrattamenti di natura fisica, piscologica, economica, sessuale, stalking; un dato sostanzialmente stabile che conferma la difficoltà delle donne ad uscire dalla spirale della violenza.”

Così Gianna Bianchetti, Presidente dell’Associazione Donne contro la Violenza, nel commentare il Report che il Centro Antiviolenza condivide con la cittadinanza in occasione della Assemblea annuale in cui viene anche approvato il bilancio. Nello specifico, oltre a fornire i dati, sono state illustrate le varie attività svolte registrati le varie attività svolte nel 2024, progetti in corso e sguardo al futuro. Presente anche l’Assessora alle Pari Opportunità, Emanuela Nichetti, che ha ringraziato le volontarie dell’Associazione per il  sostegno e l’impegno che offrono alle donne in difficoltà.

Cosa fate?
Innanzitutto le accogliamo. Sono due le operatrici che  accolgono su un totale di 30 volontarie che sono a disposizione dell’Associazione. Con le donne che arrivano da noi facciamo proprio un percorso di fuoriuscita dalla violenza; percorso complesso che richiede aiuto di tanti soggetti che collaborano con noi e si trovano sul territorio: con gli assistenti sociali, le Forze dell’Ordine, l’ospedale. E’ quello che facciamo in modo particolare con la rete ConTatto che serva a creare una rete di protezione per le donne che vivono situazioni di violenza.

Chi e’ l’uomo maltrattante? Si può tracciare l’identikit?
Nella maggior parte dei casi è il compagno, il marito, il fidanzato, l’ex; in maggioranza italiani, così come le donne che si rivolgono a noi; tutte manifestano questo forte senso di possesso che ha l’uomo nei loro confronti, della mancanza di rispetto e di una relazione sana.

Notate qualche cambiamento culturale, sebbene i dati siano stabili?
Abbiamo notato che adesso le donne parlano più liberamente di quanto accade. E’, secondo noi, un dato positivo. Prima era più difficile far emergere il fenomeno perché conservavano tutto all’interno delle mura domestiche. Ricordiamo tuttavia che far emergere la violenza , soprattutto nelle mura domestica è molto difficile perché permeata dal senso di colpa, di vergogna, di paura che si ha verso la persona maltrattante, che a volte diventa anche pericoloso e favorisce un isolamento sociale. Un contesto che non aiuta a far emergere il problema.

I NUMERI DELL’ACCOGLIENZA – ANNO 2024
* 93 donne accolte, di cui 52 nuovi casi nel 2024. 78% delle donne accolte sono italiane.
* 75 delle donne accolte hanno dichiarato di avere figli. Complessivamente i figli delle donne accolte sono
127, di cui 82 minorenni.
Molte delle donne seguite hanno dichiarato di subire contemporaneamente maltrattamenti plurimi, ripetuti, da più anni. I tipi di maltrattamento dichiarati sono:
* Violenza psicologica: 88 casi
* Violenza fisica: 51 casi
Violenza economica: 48 casi
Stalking: 19 casi
Violenza sessuale: 18 casi
Molestie: 7 casi
Violenza assistita, maltrattamenti e/o abusi subiti nell’infanzia dalle donne che si rivolgono al C.A.V.): 12 casi
Violenza verso i figli: 49 donne hanno riferito il coinvolgimento dei figli. Nello specifico, hanno riferito di violenza
assistita e in 16 casi anche diretta.
* Denuncia: 47 donne hanno denunciato e 2 donne l’hanno ritirata.
* 512 colloqui individuali del percorso di uscita dalla violenza;
* 156 conversazioni telefoniche e video chiamate con le donne accolte;
* 14 prime consulenze legali orientative, fornite da 10 professioniste legali specializzate; 6 donne hanno ricevuto assistenza psicologica con percorsi individuali di 10-15 incontri;
* 10 donne hanno partecipato al Gruppo di Mutuo Aiuto;
* 8 donne hanno partecipato al Gruppo sulla Genitorialità, articolato in 10 incontri;
per 3 donne è stata attivata una mediazione linguistica.
Il numero di donne che si rivolgono al Centro Antiviolenza e i diversi servizi erogati è un dato di per sé degno de nota in quanto “racconta” di un fenomeno rilevante che colpisce la cittadinanza, che richiede un lavoro speciale e continuo come quello che offre la nostra Associazione. Al contempo dà una misura del lavoro che viene svolto, appunto dal Centro Antiviolenza
Sabrina Grilli

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