Cronaca

Agnadello ricorda i suoi Internati
Militari nei campi nazisti

Il salone del Centro Civico di Agnadello

In occasione dell’80° anniversario della Liberazione dal regime nazi-fascista, il Comune di Agnadello ha organizzato un sentito momento di commemorazione dedicato agli Internati Militari Italiani (IMI) originari del paese, deportati nei campi di prigionia nazisti. L’iniziativa, proposta e curata dalla Dott.ssa Serenella Polenghi, si è svolta presso il salone del Centro Civico, registrando la partecipazione di circa un centinaio di persone, tra cui figli e nipoti dei soldati protagonisti della memoria.

“Siamo molto contenti della buona riuscita della giornata,” ha dichiarato il vicesindaco Rovida. “Quando la Prof.ssa Polenghi ci ha proposto il progetto, abbiamo subito condiviso l’importanza di mantenerne vivo il ricordo. Quei militari, dopo aver combattuto al fronte, si sono ritrovati prigionieri di un ex alleato divenuto improvvisamente carnefice. Ricordarli oggi è un dovere morale.”

Dopo un’introduzione da parte dell’Amministrazione comunale, la Dott.ssa Polenghi ha presentato un approfondito elaborato suddiviso in due parti: la prima dedicata alla geografia e alla classificazione dei campi di prigionia e lavoro forzato, la seconda focalizzata sulle vicende personali dei militari agnadellesi, ricostruendone i percorsi, le sofferenze e, in alcuni casi, il tragico destino. Alcuni di loro, infatti, non hanno mai fatto ritorno.

A margine della conferenza, è stata allestita un’esposizione di cimeli storici appartenenti alla collezione privata di Massimiliano Colpani, concittadino agnadellese, che ha voluto condividere alcuni pezzi significativi della sua raccolta con la comunità.

L’evento ha rappresentato non solo un momento di riflessione storica, ma anche un atto di gratitudine e rispetto verso chi ha pagato un prezzo altissimo per la libertà.

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