Truffa del finto carabiniere a
Romanengo: denunciata una donna
Al termine di un’attività di indagine, i Carabinieri di Romanengo hanno denunciato una donna, con precedenti di polizia a carico e residente in un’altra regione, che ha agito in concorso con dei complici ancora da identificare, ritenuta responsabile di una truffa del “finto carabiniere”, aggravata perché commessa in abitazione e a danno di un’ultra 65enne.
La vicenda risale alla fine di marzo, quando una donna di Romanengo si è presentata dai Carabinieri del posto per denunciare di essere stata vittima di una truffa. La vittima ha detto di aver ricevuto una telefonata e l’interlocutore si era spacciato per un carabiniere della caserma di Cremona, riferendo che il figlio si doveva presentare in caserma perché erano state ritrovate delle targhe a lui intestate.
I due, dunque, si erano diretti a Cremona, ma era stata chiamata sul cellulare e l’interlocutore l’aveva avvisata che doveva rientrare a casa perché in caserma doveva presentarsi il figlio da solo.
Nel frattempo l’interlocutore le ha chiesto di preparare soldi e oggetti preziosi per mettere a posto la pratica, dicendo che si sarebbe presentata una donna, indicata come perito del tribunale, a prendere il tutto. La finta carabiniera si è presentata alla porta, chiedendo tutto il denaro e l’oro preparato, allontanandosi.
In seguito, il figlio è tornato a casa dicendo che non aveva nessun appuntamento con i veri Carabinieri e la vittima ha raccontato di avere consegnato i suoi averi, vari oggetti in oro e alcune centinaia di euro, a una donna che era arrivata in casa, capendo di essere stata truffata.
Dopo la denuncia, i militari della Stazione di Romanengo hanno avviato le indagini e hanno avuto notizia che era stata vista un’auto, non conosciuta, aggirarsi nella zona dell’abitazione della vittima.
I militari hanno acquisito le immagini delle telecamere pubbliche e private della zona, notando l’auto segnalata con targa straniera. Hanno effettuato gli accertamenti sull’auto; hanno recuperato la foto della donna identificata sul veicolo e hanno preparato un fascicolo fotografico che hanno mostrato alla vittima, la quale ha riconosciuto proprio quella persona come la donna che si era presentata in casa della parte lesa a ritirare soldi e oro. In seguito, dunque, è stata denunciata perché ritenuta responsabile di truffa aggravata.