Politica

Trigolo, Italia Viva si confronta con
i cittadini sulla crisi della sanità

Toscani, Noja (IV), Biondi (IV) e Piloni (PD)

Un confronto tra istituzioni e cittadini per cercare di costruire un percorso concreto verso l’uscita dal tunnel della crisi della sanità pubblica. Italia Viva ha presieduto un convegno aperto alla cittadinanza di Trigolo, comune cremasco rimasto senza medico base, per affrontare proprio la tematica relativa alla carenza di personale sanitario a livello regionale.

Il presidente provinciale del partito Giovanni Biondi ha accolto i due consiglieri regionali Lisa Noja, proprio di Italia Viva, Matteo Piloni del Pd, e il vice presidente della Provincia di Cremona Luciano Toscani, per discutere e proporre nuove soluzioni utili ad ovviare alla crisi del sistema sanitario, che sta diventando uno dei problemi più influenti degli ultimi anni in Lombardia.

“Serve cambiare la sanità – afferma Piloni – sembra banale dirlo ma è così. Sono passati trent’anni ed il modello di Regione Lombardia è ancora basato sugli ospedali, solo negli ultimi tempi ci siamo resi conto che, al di fuori di essi, c’è un mondo lasciato completamente sprovvisto. Il problema è che a farne le spese sono le persone”.

Il consigliere del PD si sofferma sulla mancanza del presidio della quotidianità e del diritto alla cura ma, soprattutto, cercare di incentivare il servizio pubblico rispetto al privato: “Trigolo e i comuni limitrofi non hanno più un medico di base. Ed è ora che il Governo e la Regione diano delle risposte a queste persone. I medici preferiscono passare al privato perché sono più pagati rispetto al pubblico. Noi dobbiamo invertire la tendenza, perché il personale sociosanitario deve restare nel pubblico, fanno un lavoro straordinario ma spesso non ce lo ricordiamo: eppure cinque anni fa li chiamavamo eroi”.

“I nostri cittadini pagano le conseguenze di una serie di errori: liste di attesa lunghe ecc… che in qualche modo dobbiamo andare incontro – aggiunge Giovanni Biondi – Non è ammissibile che dei cittadini di un comune come Trigolo o Genivolta debbano andare a dieci km di distanza per farsi curare da un medico di base, soprattutto per gli anziani è un disagio enorme”.

La sanità è un interesse della collettività ed è scritto nella Costituzione – commenta Lisa Noja – sono sempre stata fiera di avere la sanità migliore tra i paesi del mondo, perché chi ha un sistema privatista, come gli Usa, spendono molto di più per curarsi. Questo è un campo in cui la programmazione è importante: la sanità ha tempi lunghi, non è possibile che degli infermieri potranno essere pronti tra quattro anni, mentre i medici addirittura in nove. In Italia non ci sono problemi di numeri di medici, ma bensì di specializzazione alla fine delle università, in cui alcune specialità hanno adesioni molto basse”.

 

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