Fratelli d’Italia, Schiavini:
le proposte per l’area ex Stalloni
La scorsa settimana il Consiglio comunale di Crema è stato aggiornato sulla nuova vita che si appresta ad avere uno dei polmoni verdi della città, che negli anni è diventato il fulcro del Centro di Riabilitazione Equestre ora intitolato a “Carla Baccanelli Tolotti”, che grazie all’impegno instancabile dei suoi presidenti, del direttore Agostino Savoldi, delle terapiste e dei preziosissimi volontari, tanto bene ha fatto e continua a fare quotidianamente per la collettività e per chi vive condizioni di fragilità e marginalità.
Il recente accordo con Regione Lombardia apre la strada ad una grande opportunità per Crema e per tutto il territorio, rispetto alle iniziative che agli Stalloni potrebbero trovare realizzazione. Sul punto, diversi sono stati gli interventi nei giorni successivi l’ufficializzazione dell’accordo con la regione, e non hanno fatto mancare le loro indicazioni anche le minoranze in consiglio.
Dal gruppo di Fratelli d’Italia è la consigliera Emanuela Schiavini a insistere su alcune proposte che vanno nella direzione di perseguire un progetto ancora più ampio e inclusivo per la grande area ex Stalloni, che potrebbe diventare ancor più, punto di riferimento per l’intera comunità offrendo soluzioni innovative e sostenibili, prendendo anche ad esempio, alcune iniziative che in altre regioni hanno trovato concreta realizzazione. Dagli orti-giardini didattici, agli appartamenti per persone con disabilità mentali, fino ad un’offerta ristorativa inclusiva, o al progetto “Casa Paese”.
Nello specifico, “gli orti-giardini didattici sono spazi verdi accessibili a tutte le disabilità, in cui coltivare prodotti stagionali da vendere ai cittadini. Questo permetterebbe all’attività di auto-sostenersi economicamente e favorirebbe la partecipazione di pensionati desiderosi di mettersi a disposizione per aiutare e socializzare”, commenta la consigliera di Fratelli d’Italia, che propone anche “appartamenti per persone con disabilità mentali autosufficienti, per favorire l’autonomia e l’integrazione nel territorio, offrendo a queste persone una nuova speranza di inclusione sociale e lavorativa”.
Oltre ad un ristorante inclusivo gestito da persone con disabilità, affiancate però da esperti del settore, un’altra proposta che sta molto a cuore alla consigliera Emanuela Schiavini è quella della Casa Paese: “Si tratta di una struttura residenziale che riproduce un ambiente di vita quotidiano, con spazi come bar, ufficio postale, un piccolo cinema. L’obiettivo è offrire alle persone non autosufficienti uno spaccato di normalità in un contesto protetto – scrive in una nota la consigliera Schiavini – rispettando loro ritmi e bisogni. La demenza, definita dall’OMS una priorità mondiale di salute pubblica, coinvolge non solo i pazienti, ma anche le loro famiglie, e progetti di questo tipo – conclude Emanuela Schiavini – possono offrire un supporto fondamentale”.
i.g.