Cronaca

Disturbi alimentari, in Asst Crema
un’equipe multidisciplinare dedicata

I disturbi alimentari sono un fenomeno silenzioso ma in costante crescita. Di norma, colpiscono prevalentemente giovani donne, con esordio che si colloca tipicamente in adolescenza.

“Attualmente – spiega il dott. Virginio Salvi, direttore del dipartimento di salute mentale della Asst di Crema – sono in carico presso i nostri servizi circa un centinaio di persone, nella maggior parte dei casi di sesso femminile. La fascia d’età maggiormente rappresentata è quella adolescenziale, che va dai 15 ai 19 anni, ma si registrano casi anche in età adulta. I disturbi per cui viene richiesta una presa in carico sono l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa e il disturbo da alimentazione incontrollata. Nell’età adulta, si rileva la compresenza di altre patologie come i disturbi della personalità, disturbi depressivi o da uso di sostanze”.

Asst Crema, da circa un anno, dispone di una squadra di professionisti dedicati alla diagnosi e al trattamento dei disturbi della nutrizione e alimentazione. L’equipe ruota su due tipologie di servizi: l’Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza (UONPIA) per l’età evolutiva, guidata dalla dottoressa Alessandra Foppapedretti e il Centro Psicosociale (CPS) per l’età adulta.

Fanno parte dell’equipe gli psicologi Emma Guerci, Valentina Dolci e Marco Castagna, la tecnica della riabilitazione psichiatrica Maria Liga, la dietista Martina Alloni, affiancati dai medici specialisti (psichiatri e neuropsichiatri) che hanno in carico gli utenti. La modalità di intervento è ambulatoriale con accesso diretto.

“Il contrasto a questa patologia, tanto complessa nella sua globalità – continua Salvi – richiede un impegno trasversale dei servizi ospedalieri e di quelli territoriali. L’equipe multidisciplinare dedicata si pone l’obiettivo di garantire una risposta efficace per fare in modo che le persone e le loro famiglie non si sentano sole nella sofferenza. Per questo motivo serve un trattamento multidisciplinare ed integrato, volto prioritariamente a trattare le complicanze mediche, ristabilire un’alimentazione adeguata con l’obiettivo di raggiungere un adeguato peso corporeo, modificare i pensieri disfunzionali rispetto al cibo e la percezione del proprio corpo. Successivamente occorre affiancare la psicoeducazione sul disturbo, la psicoterapia individuale e sistemica, poiché molto spesso non basta agire sulla persona, occorre coinvolgere nel trattamento l’intero nucleo familiare”.

“Il lavoro di sensibilizzazione in materia – chiude Salvi – per quanto incessante, deve raggiungere sempre più persone. Più si crea consapevolezza più riusciamo a portare l’utente a manifestare la propria fragilità e, quindi, ad aiutarlo. La settimana del fiocchetto lilla è importante perché accende i riflettori su una problematica che non ha mai smesso di essere attuale”.

In occasione della Settimana del Fiocchetto Lilla, venerdì 14 marzo Asst Crema attiverà uno sportello per parlare di disturbi alimentari: la dott.ssa Emma Guerci e il dott. Marco Castagna, psicologi rispettivamente della UONPIA e del CPS, saranno disponibili a rispondere ai quesiti degli utenti e dei loro familiari.

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