Cronaca

“Il senso del nulla”, le poesie
della neurologa Rosina Paletta

Rosina Paletta presenta il suo libro

Presentato nei giorni scorsi presso le scuderie di Palazzo Terni de’ Gregorj a Crema, l’ultima fatica letteraria della neurologa dell’Asst di Lecco Rosina Paletta: la silloge “Il senso del nulla”, edito dalla Fondazione Mario Luzi. Si tratta di 88 poesie divise in due sezioni, che già hanno riscosso l’interesse della critica, considerate le diverse segnalazioni nei concorsi letterari, in primis il premio Mario Luzi.

Una raccolta di poesie quelle della dottoressa Paletta, che già nel titolo vuole testimoniare qualcosa: “Anche il nulla ha un senso, c’è un grande significato anche nel nulla”. Nel corso della presentazione, oltre all’autrice, che vanta la partecipazione a diversi concorsi letterari, la pubblicazione nel 2023 per Gagio del romanzo Le falene bianche di notte, e diversi saggi nell’ambito delle neuroscienze, sono intervenuti, Mattia Leombruno, presidente della Fondazione Mario Luzi, Simone Bandirali, presidente Unione dei medici scrittori (Umem), e in veste di moderatrice, la giornalista Angelica Zaniboni. L’incontro è stato allietato dal suono del violino di Maria Grazia Gigliotti, che ha cadenzato i tre momenti della presentazione, sostenuta dalla sezione di Crema dell’Associazione Italiana Donne Medico, presieduta da Antonia Carlino.

Cos’è la poesia, si chiede il presidente della Fondazione Mario Luzi in avvio di presentazione: “Il titolo ci suggerisce qualcosa di interessante. Sono stato attratto dall’implicito paradosso delle due entità divergenti e apparentemente inconciliabili. Il nulla come spazio vuoto, per il quale però vi sarebbe un senso” dice Leombruno, che ricorda come la poesia può apparire come un qualcosa di sfuggente, ma in realtà così non è. Proseguendo nel ragionamento, ed evocando la doppiezza ambigua del titolo che è presente anche nei suoi versi, emerge dice Leombruno, un “qualcosa che fiorisce nel quotidiano della Paletta”. Cita poi i titoli di alcune poesie: Luna, Cielo, Sole, Creta, che hanno quale comune denominatore lo sguardo verso l’alto che parte dal basso, evidenzia Leombruno.

Nell’intervento del dottore Simone Bandirali, il fascino per le volte dell’ex scuderie di Palazzo Terni: “Non farò qui un’esegesi, ma in questo luogo non si può non essere colpiti dall’ondeggiare della volte. La poesia è un po’ come queste volte – dice Bandirali – va letta e riletta, e allora si riesce a entrare nella sua magia. Il nulla sa di noi – aggiunge il presidente Umem – e trova il senso nelle parole scritte da Rosina Paletta, secondo il momento nel quale sono state scritte”.

Stimolata dalle domande della moderatrice, Rosina Paletta parla della personale passione per la scrittura: “Mi appassiona è il mio piano superiore, mi consente di esternarmi dalla quotidianità” dice, ma una quotidianità che però torna nei suoi versi, con riferimenti sia alla medicina, sia alle origini calabresi. “È sempre presente la dicotomia tra il piccolo e il grande, come la ricerca del significato. Le dicotomie sono importanti, anche per trovare le sfumature”, commenta l’autrice, prima di lasciare spazio alle note del violino che chiude la presentazione del libro, al cui interno ci sono le illustrazioni di Linda Costantini, autrice dei “disegni che danno l’immagine alle parole cogliendone il significato. Un’unione tra disegno e poesia, che è parola”, conclude Rosina Paletta.

Ilario Grazioso

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