Successo per la 197^ edizione
della fiera di Sant’Apollonia
Nonostante un meteo certamente non clemente, la fiera di Sant’Apollonia a Rivolta d’Adda ha riscosso un importante successo. L’evento è ormai parte della storia del territorio e non solo, visto che rappresenta la fiera bovina più antica di Lombardia e fra le più storiche d’Italia.
La fiera si è aperta ieri, alla presenza di grandi autorità, e si chiuderà invece questa sera. Due giorni in grado di attrarre molti visitatori, un’occasione per gli esperti del settore per confrontarsi anche sul tema della sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Un appuntamento in grado di attrarre oltre 60 espositori e due aziende internazionali, la Filmag e la Faster.
“Nonostante il meteo non favorevole, possiamo dire che sia stato un successo – spiega Giovanni Sgroi, sindaco di Rivolta d’Adda – Ieri c’è stata un po’ di carenza di affluenza, soprattutto per la pioggia, ma stamattina abbiamo ampiamente recuperato. Anche dal punto di vista organizzativo è stato un successo, siamo riusciti ad avere qui con noi tutta la filiera istituzionale, l’amministrazione dell’Area Omogenea Cremasca, rappresentanti della Regione e della Provincia, i parlamentari Comaroli e Ancorotti. Il nostro territorio rappresenta un punto di riferimento per agricoltori e zootecnia, noi restiamo accanto a loro. La fiera si chiude oggi, ma continueremo a lavorare per supportare quest’area, colpita da un’importante transizione normativa e tecnologica. Noi cercheremo di essere sempre presenti e speriamo in una prossima fiera di ancor più successo”.
Gradita visita quella del Prefetto di Cremona, Antonio Giannelli, che ha avuto modo di confrontarsi con il Consiglio comunale di Rivolta d’Adda in un incontro prolungato.
“La fiera è pienamente riuscita – sottolinea Valentina Bagnolo, Assessore del Comune di Rivolta d’Adda e Vicepresidente della Commissione della fiera di Sant’Apollonia – siamo molto soddisfatti, ogni anno aggiungiamo qualche novità in più. Da domani lavoreremo per la 198^ edizione della fiera”.
Simone Guarnaccia