Giorno del Ricordo, a Crema
viene onorata la memoria

Davanti alle autorità civili, militari e religiose, con la deposizione della corona d’alloro, si è celebrato a Crema, in piazza Istria e Dalmazia, il Giorno del Ricordo, istituito, come ha detto il sindaco di Crema Fabio Bergamaschi, per onorare la memoria delle vittime delle foibe e degli esuli istriani, fiumani e dalmati, costretti dopo la firma del trattato di pace di Parigi, avvenuto il 10 febbraio del 1947, in cui la Dalmazia, Fiume e gran parte dell’Istria furono assegnate alla Jugoslavia, a lasciare le loro case, privati alcuni della vita, altri della stessa identità culturale.
“E’ importante ricordare, per trasmettere dei messaggi alle generazioni che non hanno conosciuto i drammi di quella contemporaneità, abbiamo ancora oggi dei contemporanei di quei drammi, è il caso di Nino Caizzi, che è il fratello di Tommaso Caizzi, esule, che trovò poi nuova vita appunto nella nostra città dopo essere stato costretto ad abbandonare la propria terra, affetti, case, famiglie e relazioni, rispetto al dramma che in esito alla seconda guerra mondiale ha interessato quel quadrante di Italia, che non fu più Italia e fu oggetto di pulizia etnica”, spiega Bergamaschi.
Grazie al Centro di Ricerca Galmozzi, davanti agli studenti di due scuole superiori di Crema, il Galilei e il Racchetti da Vinci, è stato possibile rivivere l’esperienza di Tommaso Caizzi, intervistato proprio su quel pezzo di storia tanto buio, che ha coinvolto insieme a lui altri 350 mila Esole italiani.
“Oggi ricordarlo anche con l’approfondimento storico, grazie appunto al Centro Galmozzi, ma anche con l’approfondimento proprio della vita più da vicino di persone, crea più consapevolezza nelle generazioni e rende tutto molto più vivo”, conclude Bergamaschi.
Sabrina Grilli