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Pergo nella tana (imbattuta) della
Feralpi: perché ci si può provare

Il secondo tempo della gara di andata resta uno dei migliori della stagione della Pergolettese: e con ancora negli occhi quel furor che portò i gialloblu, all’epoca guidati da Mussa, a ribaltare lo 0-2 al Voltini, riprendendo la FeralpiSalò e sfiorando addirittura il successo, è giusto andare sul lago di Garda speranzosi. Non è la gara più semplice del campionato, anzi i favori del pronostico sono tutti dalla parte della terza forza del girone guidata da Aimo Diana (imbattuta in casa), ma è un match che comunque potrebbe restare a lungo in equilibrio.

Lo dicono i numeri: per caratteristiche, i gardesani non sono una compagine che ammazza le partite. La FeralpiSalò, dei 13 successi messi in fila sino a questo momento, ne ha centrati 6 di misura e comunque non è mai andata oltre il doppio vantaggio. Questo significa che il piano della Pergolettese potrebbe anche essere provare a mantenere la partita in equilibrio il più a lungo possibile, perché a quel punto – con il cronometro che gioca a favore dei gialloblu – ecco che la pressione aumenterebbe sulle spalle della Feralpi.

Alle 20.30 di questa sera, in anticipo per la giornata numero 24, il “Turina” diventa dunque la tana dove provare a fare un’impresa che, in C e negli anni recenti, non è ancora riuscita al Pergo, sconfitta su questo campo e in un’occasione anche brutalmente. Ma il passato non conta e sono altri numeri a pesare: quelli della difesa della Feralpi, che ha incassato solo 15 reti (seconda miglior retroguardia del girone) ma al contempo quelli di un attacco non così esplosivo (31 gol, pochini per chi sta in alto).

Il 3-4-1-2 di Diana, molto oliato, sfrutta molto la verve in mediana di Di Molfetta e gli inserimenti degli esterni Pietrelli e Balestrero, che segna quasi più delle punte. Da loro, dalle fasce, potrebbero arrivare i pericoli maggiori.

Giovanni Gardani

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