Senzatetto, il Comune si impegna
a intervenire con urgenza
“Io passo di qui più volte al giorno e mi imbatto in entrate e uscite, si vedono le luci accese, si sentono le voci di persone all’interno”. Ha segnalato l’occupazione abusiva di uno stabile di via Civerchi ex sede SIP da diversi giorni, ma per ora nulla è cambiato. La porta forzata non è stata messa in sicurezza e resta accessibile a persone senza fissa dimora che lì vi trovano rifugio, giorno e notte.
E’ preoccupato Alberto Tuzza, come tanti altri cittadini cremaschi perché l’edificio, sebbene disabitato, ospita ancora impianti sensibili, una centrale termica, cavi elettrici ancora funzionanti che offrono tepore e calore a chi vi risiede. “L’ho segnalato alla Polizia di Stato e sabato alla Polizia locale e sono intervenuti entrambi, hanno identificato le persone, però a quanto pare se non c’è una querela della proprietà dello stabile non si può intervenire”, spiega Tuzza.

Proprio di fronte alla vecchia sede SIP si trova il dormitorio cittadino, il rifugio San Martino, a cui però coloro che occupano abusivamente lo stabile non vogliono rivolgersi. Il problema è stato preso in carico dall’amministrazione, anche con una certa urgenza per una questione di sicurezza. E’ molto pericoloso vivere all’interno per l’alto rischio di un cortocircuito e conseguente incendio.
“Ci è stata segnalata la situazione che riteniamo una situazione di urgenza e ci sentiamo di tranquillizzare i cittadini perché abbiamo preso in carico il tema, una questione di sicurezza anche dei nostri cittadini – spiega Anastasie Musumary, assessore al Welfare Comune di Crema – Quindi stiamo facendo tutte le valutazioni possibili per porre rimedio a questa questione che ovviamente mette anche a rischio sia le persone che accedono in quella struttura e anche la tranquillità della via stessa. Al più presto cercheremo comunque di dare delle soluzioni”.
Servizio di Sabrina Grilli