Ambiente

Biometano a Sergnano,
Franceschini: "Controproducente"

Fa discutere il progetto di costruzione di un impianto di biometano a Sergnano. Mercoledì pomeriggio, infatti, è stata convocata una conferenza dei servizi per approvare l’installazione, con il termine ultimo per le osservazioni fissato a lunedì.

A sollevare dubbi e sospetti sulla questione, ci ha pensato il consigliere di minoranza Paolo Franceschini (Scelgo Sergnano), che ha espresso le sue perplessità in merito all’approvazione di tale scelta.

“Tralasciamo tutte le questioni burocratiche che vanno avanti dal 2022 – spiega Franceschini in un comunicato – che hanno portato la Società proponente a chiedere continue proroghe per rispondere al considerevole numero di osservazioni presentate a vario titolo, da ARPA, dalla Provincia e da numerosi Sindaci del circondario interessati a e da questa vicenda. Tralasciamo anche la sospetta data di convocazione dell’incontro, lunedì 13 gennaio, pur sapendo benissimo come entro il 15 dello stesso mese, se non dovesse essere approvato l’impianto, la società proponente perderebbe la possibilità di accedere ai consistenti e determinanti contributi provenienti dal PNRR. A chi giova tutto ciò? Al paese no di certo”.

La critica dell’opposizione nasce, secondo il loro punto di vista, proprio dalla mancanza di vantaggi per il comune: “Sarebbe invaso da un aumento della viabilità per il trasporto di materiale da immettere nell’impianto di produzione del biometano davvero insostenibile. Non sarà un sito produttivo che creerà nuovi posti di lavoro. Non coinvolgerà, se non in modo molto marginale, nessuno degli imprenditori agricoli del nostro paese. Creerà un’impennata nel mercato di affitti per i terreni in cui scaricare reflui e digestato, andando a danneggiare il sistema agricolo locale e creando un danno alle famiglie/aziende che hanno sempre portato avanti l’agricoltura tradizionale nel rispetto assoluto del territorio. La produzione di biometano non inciderà sulle bollette energetiche dei nostri concittadini perché nulla di quanto sarà prodotto verrà immesso nel sistema che rifornisce di gas le nostre case. Infine, non si è in grado di valutare appieno l’impatto ambientale”.

Franceschini nutre dubbi sulla fattibilità e si chiede il motivo che spinge il sindaco Giroletti ad approvare questa creazione: “Sembrerebbe che, pur davanti a tutti i pareri negativi ricevuti fino ad ora, compresi quelli non irrilevanti dei Sindaci dei paesi attorno a Sergnano (Casale Cr., Pianengo, Capralba, Campagnola Cremasca ed altri) ci sia da parte dell’Amministrazione di Sergnano una sorta di dipendenza psicologica da qualcuno che in una qualche misura ha operato, dietro le quinte ovviamente, per crearla ad arte”.

“L’aver sottaciuto a tutta la popolazione – continua il consigliere – l’impatto di tale impianto, che coinvolgerà suo malgrado l’intero paese, pare un’operazione studiata a tavolino e preparata nei minimi dettagli da qualcuno abituato a muoversi nell’ombra e ad operare con questa spregevole modalità. Nemmeno in Commissione Ambiente, organismo predisposto dall’Amministrazione, si è mai parlato di questo tema”.

Il gruppo di minoranza afferma di non essere contrario al Biometano ma: “Esprime un parere totalmente negativo proprio sulle modalità usate dalla Società proponente e supinamente accettate dall’Amministrazione”.

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