San Domenico, Giordana:
“Concretezza e collaborazione”
È dei giorni scorsi l’insediamento del nuovo consiglio di amministrazione della Fondazione Teatro San Domenico, con l’ufficializzazione di Guido Giordana alla presidenza, affiancato dagli altri membri, Lavinia Contini, Silvia Guatterini, Alessandra Ginelli, Gianluca savoldi, Beatrice Terny De Gregory, Emilio Canidio, Alessandro Bologna e Arwen Imperatori Antonucci.
Può così partire una nuova stagione dopo quella di Giuseppe Strada, che tante soddisfazioni ha portato, sia in termini di presenze che di investimenti, anche nelle strutture della Fondazione. Ieri la prima uscita pubblica del neo presidente Giordana, in occasione dell’inaugurazione della mostra del catanese Salvatore Alessi, dal titolo Genesis, visitabile nei consueti orari fino al 12 gennaio 2025 presso la Galleria Arteatro e realizzata grazie al contributo di Icas, Coim e Danesi.
Abbiamo incontrato il neo presidente per fare un po’ il punto rispetto a obiettivi, aspettative, idee, futuro e Guido Giordana ha prima ringraziato il suo predecessore, e poi auspicato collaborazione da parte di tutti e con tutti, con una prospettiva orientata a mettere al centro lo spettatore ed il fruitore di tutte le iniziative poste in essere dal Teatro, dal Civico Istituto Musicale Luigi Folcioni e dalla stessa Galleria Arteatro.
Parola d’ordine, “sinergia”: questa la sintesi da cui partire per impostare il suo mandato dice il neo presidente. Una sinergia che deve coinvolgere tutti coloro che fanno cultura in città, dalle scuole, al museo, alla stessa Cattedrale, dove il presidente ricopre un ruolo nel CdA. Ma anche idee nuove, pensare a pacchetti competitivi da allargare anche ad altri ambiti su cui approfondire le prospettive, come potrebbero essere l’inserimento di attività diverse, anche meeting da inserire all’interno delle location del complesso del San Domenico, che ben si presterebbe anche a questo.
“È una bella sfida, anche perché non è facile fare meglio di Giuseppe Strada, che ho anche incontrato”, dice il presidente Giordana, che non ha già un obiettivo per i prossimi tre anni, ma una linea guida. “Più territorialità e coinvolgimento dei comuni, e già da gennaio, con un workshop tra i membri del CdA, avviare una mappatura dei bisogni del territorio, che dovrà accompagnare il lavoro della definizione concreta di azioni, obiettivi, responsabilità”. Giordana ribadisce l’ottimo punto di partenza lasciato da Strada (e lo stesso ex presidente l’ha fatto parlando a sua volta del predecessore Umberto Cabini, nel corso dell’inaugurazione della mostra ndr), dalla messa in sicurezza delle strutture, ai successi testimoniati da spettacoli, presenze, gradimento del pubblico.
“Ci saranno sicuramente nuove attività e iniziative, a partire dal Folcioni, che deve trovare una sua collocazione specifica, in azienda si direbbe un suo posizionamento strategico all’interno del territorio – aggiunge Giordana – ma farlo confrontandosi con esso, orientandolo all’eccellenza”.
Confermata l’intenzione di proseguire con le date zero, “mi auguro di proseguire perché molti hanno scelto Crema perché si sono trovati molto bene, e qui c’è un pubblico che ha sempre dato una risposta positiva”. Nel corso della chiacchierata, il presidente Giordana sfoglia alcune bozze che indicano le priorità da sottoporre ai compagni di viaggio del CdA, e pur senza fare anticipazioni, si coglie l’orientamento verso una serie di investimenti anche nella comunicazione e nella promozione del brand del Folcioni. “Personalmente mi aspetto di impostare questo mio mandato condividendo un percorso comune, con armonia e trasparenza, e che non ci siano quelle guerre di quartiere che noi non abbiamo tempo di fare, quindi concretezza e collaborazione”, conclude Guido Giordana.
Ilario Grazioso