Il Covid fa slittare le elezioni
in sedici comuni cremonesi
Le municipalità che hanno votato i rinnovi dei consigli comunali nell’autunno 2020 e 2021, in piena emergenza pandemica da Covid19, andranno al voto rispettivamente nelle primavere 2026 e 2027, tra il 15 aprile e il 15 giugno dell’anno successivo al compimento del quinquennio.
Ad ufficializzarlo è una circolare inviata a tutti i prefetti dal dipartimento della Direzione centrale per i servizi elettorali del Ministero dell’Interno.
La proroga allunga di un anno il mandato di ben 16 sindaci del territorio cremonese.
Nel 2020 si è votato in tre comuni: a Soncino, dove vinse Gabriele Gallina, a Corte de’ Frati, candidato unico Giuseppe Rossetti, e a Persico Dosimo, vittoria di Giuseppe Bignardi. Per loro, scranno di primo cittadino al sicuro fino al 2026.
Prolungano al 2027 invece i sindaci eletti nella tornata del 2021, che vide chiamati alle urne 13 comuni: San Giovanni in Croce (Pierguido Asinari), San Martino del Lago (Dino Maglia), Pieve San Giacomo (Maurizio Morandi), Pizzighettone (Luca Moggi), Sesto ed Uniti (Carlo Vezzini), Palazzo Pignano (Giuseppe Dossena), Azzanello (Chiara Fusari), Pianengo (Ernesto Barbaglio), Campagnola Cremasca (Agostino Guerino Rocco), Spino d’Adda (Enrico Galbiati), Rivolta d’Adda (Giovanni Sgroi), Izano (Luigi Tolasi) e Cremosano (Marco Fornaroli).