Politica

Confronto sulla Paullese:
Piloni e Di Marco chiedono rapidità

Giovedì di confronto in Commissione territorio per fare il punto sui lavori in Paullese. All’audizione presenti Città Metropolitana, i sindaci della zona, il direttore generale Opere pubbliche in Regione e il Comitato pendolari di Paullo, per cercare di comprendere i progressi in corso da anni e fondamentali per il Cremasco, il sud-est Milanese e il Lodigiano, di uno dei tratti più nevralgici della Lombardia.

Sulla questione è intervenuto Matteo Piloni, consigliere regionale PD, che ha voluto sollecitare la Regione a farsi sentire dal Governo, in modo tale che quest’ultimo rispetti le tempistiche programmate.

“Chiederemo alla Regione – afferma Piloni – di farsi parte attiva con il Ministero dei Trasporti, guidato da Salvini, per garantire il rispetto dei termini dei pagamenti alla ditta titolare dei lavori per i due saldi ancora insoluti del 2024 e anticipati in parte da Città metropolitana. Parliamo di circa 1,7 milioni di euro, ai quali si aggiungeranno i costi del 2025, per i quali il rispetto delle tempistiche è fondamentale per evitare che i lavori siano di nuovo rallentati, come è accaduto nel recente passato”.

“Chiederemo inoltre alla Regione, attraverso il suo assessore Terzi,– continua il consigliere dem- di interloquire con Città metropolitana per individuare le risorse necessarie alla realizzazione delle opere in sostituzione dei semafori di San Donato, che sono un forte elemento di rallentamento del traffico. Per quanto riguarda invece il prosieguo del cantiere, per l’inizio del prossimo anno è previsto il termine dei lavori sulla rampa lato nord, mentre per quanto riguarda il km10, il tratto verso Pantigliate, entro l’estate è prevista la realizzazione della strada di deviazione del traffico che, una volta completata, consentirà di avviare i lavori del raddoppio la cui conclusione è prevista per la fine del 2025”.

“Questo programma dei lavori – conclude Piloni – potrà essere rispettato se il Ministero garantirà il rispetto dei tempi di pagamento. Ecco perché chiediamo un intervento rapido e concreto della giunta regionale”.

Anche il Capogruppo lombardo del Movimento Cinque Stelle, Nicola Di Marco, ha spinto molto sulla questione legata alle tempistiche utili al termine dell’opera.

“L’obiettivo è condiviso: lavorare affinché i ritardi sui cantieri per il raddoppio, non trasformino la Paullese nella Salerno-Reggio Calabria lombarda. Colpisce, in maniera negativa, l’assenza dell’Assessore Terzi, evidentemente più a suo agio nel rilasciare annunci alla stampa che nel confrontarsi con i cittadini. Se impegnata, avrebbe perlomeno potuto far partecipare un rappresentante della sua Direzione generale. I toni trionfalistici recentemente utilizzati dall’Assessore per il secondo stralcio (da Zelo a Spino d’Adda), stonano rispetto l’approfondimento di oggi relativo al primo stralcio del lotto due (da svincolo strada provinciale “Cerca” fino all’altezza della TEEM/Zelo) dove i cantieri sembrano fermi, la sicurezza degli automobilisti costretti a percorrere la vecchia tratta è messa a rischio e i disagi alla viabilità finiscono inevitabilmente per ripercuotersi anche sul trasporto pubblico”.

A quanto apprendiamo, i lavori dovrebbero terminare entro la fine del 2025 – ha concluso il pentastellato – mentre per la copertura finanziaria dell’opera mancano ancora 1,8 milioni di euro. L’impegno, ribadito da Città Metropolitana, è quello di lavorare affinché i tempi di chiusura del cronoprogramma possano essere ridotti, mentre per quel che riguarda il reperimento dei fondi chiederemo, nell’ambito dell’approvazione della prossima legge di Bilancio, che Regione Lombardia si impegni ad anticipare le risorse o si faccia carico di questa esigenza presso il ministero dei Trasporti. Magari suggerendo al ministro Salvini di investire le risorse dello Stato sulle strade che servono ai milanesi, piuttosto che sui modellini del Ponte sullo Stretto”.

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...