Vietato stazionare in via D’Andrea
L'ordinanza del sindaco di Crema
Ampiamente annunciata, è stata firmata e pubblicata l’ordinanza che vieta dall’1 alle 6 del mattino, per 6 mesi, lo stazionamento e l’assembramento di persone nel parcheggio antistante il complesso residenziale compreso tra il civico 2 e il civico 19 di via Luigi D’Andrea ad Ombriano. Nella zona infatti si trova un pub che è luogo di ritrovo di numerosi giovani che, anche una volta chiuso l’esercizio commerciale, si fermavano nel parcheggio sotto le case dei residenti.
A promulgare sull’albo pretorio il sindaco di Crema Fabio Bergamaschi, che ha riscontrato, dopo una serie di esposti dei residenti, le condizioni di urgenza, visto che è compito dell’autorità comunale ed è nei poteri del sindaco salvaguardare la quiete pubblica, il riposo dei cittadini, superare situazioni di grave incuria e degrado del territorio e favorire la vivibilità urbana.
Inizialmente il sindaco, pur prendendo atto dei disagi più volte denunciati dai residenti a causa di condotte e comportamenti gravemente lesivi del decoro cittadino quali l’abbandono di rifiuti, imbrattamenti e danneggiamenti dei muri, dei monumenti, degli arredi urbani, perduranti schiamazzi molesti che si protraggono per l’intera notte e alle prime ore del mattino, con conseguenze sulla la tranquillità e il riposo delle persone, aveva coinvolto la Prefettura di Cremona, che non aveva riscontrato l’esistenza delle condizioni per l’emanazione del provvedimento.
Successivamente, a seguito di diversi interventi delle forze dell’ordine che hanno riscontrato come questi luoghi si caratterizzano per essere il punto di ritrovo notturno di gruppi dediti al consumo collettivo di sostanze alcoliche, ascolto di musica ad alto volume e da cui sono derivati allarmanti episodi di conflitti interpersonali anche con cittadini residenti, danni al patrimonio pubblico e privato, ha deciso di emanare l’ordinanza.
Il divieto sarà operativo “dal giorno di posizionamento della segnaletica verticale per mesi 6”, e la violazione del provvedimento comporta una sanzione amministrativa da un minimo di 25 euro ad un massimo di 500, con pagamento in misura ridotta di 50 euro contestualmente alla rilevazione della condotta illecita. Al trasgressore viene ordinato l’allontanamento dal luogo in cui è stato commesso il fatto.
Sabrina Grilli