Romanengo, si fingono tecnici per
svaligiare una casa: arrestati
La truffa dei finti tecnici della luce non va a segno. I Carabinieri di Romanengo hanno sottoposto a fermo di indiziato due uomini ritenuti responsabili di furto in abitazione pluriaggravato, anche arrestati in flagranza per resistenza a pubblico ufficiale.
La vicenda è accaduta nel primo pomeriggio di martedì, a Romanengo, quando i militari di Camisano erano intervenuti a casa di una donna anziana che aveva riferito di essere stata vittima di un furto in abitazione da parte di due uomini.
Secondo la ricostruzione della vittima, i due le avevano suonato il campanello dell’abitazione fingendo di essere dei tecnici della società che eroga l’energia elettrica e di dover controllare il contatore della luce. La donna aveva aperto la porta per parlare con loro, ma i due sono piombati in casa senza autorizzazione.
E mentre uno distraeva la signora, l’altro si è diretto verso la camera da letto; una volta terminato il furto, si sono allontanati di corsa dall’edificio. In pochi istanti, la casa della donna è stata inondata da un forte odore di bruciato, causato dal flessibile con il quale il ladro aveva tagliato la cassaforte, impossessandosi di collane e anelli in oro del valore di alcune migliaia di euro.
La donna ha fornito ai militari una precisa descrizione di uno dei due presunti ladri, ovvero quello che aveva parlato con lei per alcuni minuti. Sono partite così le ricerche, diramate a tutte le pattuglie presenti sul territorio. La pattuglia di Romanengo poco dopo ha incrociato un’auto sospetta nella via Ferrè di Offanengo, notando che a bordo erano presenti tre uomini.
I militari hanno intimato l’alt al veicolo e il conducente ha finto di fermarsi sulla destra, ma subito dopo è ripartito a forte velocità, dando vita a un pericoloso e prolungato inseguimento nel centro abitato di Offanengo, dove i fuggitivi hanno effettuato sorpassi azzardati e hanno rischiato di investire dei pedoni che attraversavano le strade. La pattuglia ha seguito l’auto senza perderla di vista e ha chiesto il supporto di altri equipaggi.
L’auto in fuga ha imboccato una strada chiusa situata nella periferia del paese e il conducente è stato costretto a fermarsi. Uno dei tre è uscito di corsa dal mezzo ed è riuscito a scappare nella campagna circostante, mentre gli altri due sono stati bloccati. Sono stati perquisiti e addosso non avevano nulla, mentre nel bagagliaio del veicolo sono stati trovati un flessibile completo di dischi con odore di bruciato che faceva capire che era stato usato da poco, guanti da lavoro, cappellini con visiera, occhiali, forbici, martelli, pinze, cacciaviti, chiavi inglesi e un’asta di ferro utilizzabile come piede di porco.
La refurtiva della cassaforte non era presente in auto e, pertanto, non è stata recuperata. I due fermati sono stati accompagnati in caserma a Romanengo dove si è presentata anche la vittima per formalizzare la denuncia di furto. 33 e 25 anni l’età dei due ladri, riconosciuti dal fascicolo fotografico presentato alla donna.
I militari hanno sequestrato il veicolo a loro in uso, risultato intestato ad una donna anziana residente in altra provincia ed estranea alla vicenda, mentre i due uomini sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto per il furto in abitazione pluriaggravato e arrestati per resistenza a pubblico ufficiale per avere posto in essere manovre pericolose e azzardate durante la fuga in auto.
I due sono stati accompagnati al carcere di Cremona, mentre il terzo è ancora in fuga. Questa mattina, dunque, il fermo e l’arresto sono stati convalidati e nei loro confronti sono stati disposti gli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.