Ponte Cadorna, arrivano aggiornamenti
dalla Commissione dei Capigruppo
Il Ponte Cadorna resta in attesa del suo destino, ma arrivano ulteriori aggiornamenti. Nella commissione dei Capigruppo, tenutasi in Comune a Crema, il Sindaco Fabio Bergamaschi e l’assessore ai lavori pubblici Giorgio Pagliari hanno fatto chiarezza sull’infrastruttura che collega il centro della città ai quartieri di San Bernardino e Castelnuovo.
L’amministrazione comunale, dunque, si è riservata di investire del tempo per approfondire il progetto, al fine di individuare soluzioni tecniche migliorative rispetto a quelle attualmente in corso, sia in termini di tempistiche di intervento che di qualità conservativa, considerando che si tratta di un ponte vincolato ai sensi del Codice dei Beni Culturali.
Il progetto attualmente in essere prevede una chiusura di 12 mesi, durante la quale sono presenti inevitabili incognite relative a possibili interventi aggiuntivi, i quali possono emergere solo una volta aperto il cantiere e in corso d’opera. Tali imprevisti potrebbero comportare un allungamento dei tempi di chiusura al traffico e un significativo aumento dei costi. Uno scenario che il Comune intende evitare con ogni mezzo possibile.
Per ridurre i tempi di intervento, L’amministrazione ha considerato di introdurre premi per la ditta appaltatrice per ogni mese di lavoro concluso anticipatamente rispetto ai tempi stabiliti in gara.
In merito al progetto, a causa del numero di interventi cosiddetti “taglia e cuci”, i tecnici dello studio di progettazione, insieme ai suggerimenti dei verificatori e del collaudatore, con il prezioso supporto dell’Ufficio Tecnico del Comune di Crema, hanno individuato una variante migliorativa rispetto a quanto già autorizzato.
Questa proposta è stata illustrata alla Sovrintendenza di Mantova durante l’incontro del 18 settembre, riscontrando un consenso che dimostra la sensibilità e la disponibilità collaborativa della Sovrintendenza nei confronti delle opere storiche e dell’Amministrazione Comunale.
La soluzione illustrata, dunque, si basa sul recupero e conservazione materica delle due “spalle del ponte” unitamente al massimo possibile dell’impalcato. Sono già stati pianificati incontri tecnici con il progettista per la redazione celere del progetto da presentare per approvazione alla Sovrintendenza, da cui deriverà l’esecutivo da mettere in gara.
Parallelamente, il comune ha utilizzato gli scorsi mesi per approfondire studi sui ponti provvisori alternativi, corredati da analisi dei costi, che si sono rivelati consistenti pari a circa 1 milione di euro. L’analisi della viabilità, partendo dal rinnovo e dalla ristesura della banca dati dei flussi di traffico, ha evidenziato che le soluzioni alternative proposte non risolvono il problema della viabilità, permanendo un volume di traffico congestionato a fronte di un investimento che, per questo motivo, sarebbe improduttivo.
Perciò, sul fronte delle mitigazioni viabilistiche, si sta valutando la praticabilità degli interventi di sdoppiamento delle corsie di marcia sulle rotatorie di via Macello e di via Piacenza: opere definitive e comunque utili, in quanto funzionali alla fluidità generale della viabilità.
Fabio Bergamaschi, Sindaco di Crema, dichiara: “Stiamo operando con la massima attenzione e responsabilità per garantire la sicurezza del ponte di via Cadorna, coniugandola necessariamente con il vincolo di tutela del manufatto (elemento di cui prendere atto) e opportunamente con lo scenario tecnico che garantisca il minor disagio possibile per la cittadinanza, ovvero la massima riduzione dei tempi di chiusura al traffico del ponte. Questa apertura ad un nuovo scenario progettuale, in grado di raggiungere questo obiettivo, merita di essere sondata e perseguita fino in fondo e con la massima serietà, investendo il tempo necessario.”
Giorgio Pagliari, Assessore ai Lavori Pubblici di Crema, ha aggiunto: “Il lavoro svolto fino ad oggi ha comportato un impegno significativo da parte di tutti gli attori coinvolti. Abbiamo analizzato attentamente la situazione attuale del ponte, valutando diverse opzioni progettuali e lavorando a stretto contatto con i tecnici per ottimizzare il piano di intervento. I nostri sforzi sono volti non solo a garantire un ripristino efficace, ma anche a implementare soluzioni innovative che possano migliorare la qualità e la rapidità delle operazioni. È fondamentale che il progetto finale sia approvato tempestivamente per minimizzare i disagi e garantire una riapertura sicura e sostenibile per tutti gli utenti. Saremmo stati pronti ad attivare il cantiere già nei prossimi mesi, ma a fronte dell’apertura ottenuta e la conseguente variante progettuale, l’opera sarà messa in campo nel 2025.”