Le “geometrie emotive”
al Rotary Visconteo
Alla ripresa delle attività dopo la pausa estiva il Rotary Club Pandino Visconteo ha ospitato Monica Mazzone, artista di Rivolta d’Adda che lavora in Italia e all’estero, concentrando la sua attenzione su quello che lei stessa definisce come “geometria emotiva”, tema centrale della conviviale rotariana. A spiegare di cosa si tratta è stata lei stessa: una ricerca artistica e matematica, indagine empirica che guarda alla geometria come principio regolatore dell’atto creativo.
“La geometria come metro di misura degli stati emotivi – dice l’artista – lavorando con l’utilizzo delle forme elementari per descrivere gli accadimenti del mondo ed essere partecipe. La geometria – aggiunge Monica Mazzone – per me non è altro che la rappresentazione immaginifica dei numeri”. Diploma di laurea in arti visive-pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera, Monica Mazzone si specializza con il massimo dei voti in management degli eventi culturali allo IED (Istituto Europeo del Design) e inizia la sua attività artistica e quella di insegnante in Accademia. Reduce dalla recente esperienza in Germania per la decima edizione del “Premio Fondazione VAF”, l’artista ha iniziato la sua relazione concentrandosi sul connubio tra arte e matematica, perché “un’artista visiva crea immagini che sono un linguaggio per far riflettere. L’arte e la matematica si tengono per mano ed è necessario essere artisti per occuparsi di matematica”.
Ciò che viene raffigurato dall’artista è il risultato logico di un processo matematico che passa dall’invenzione di sistemi algebrici di riferimento collegati alle proporzioni delle parti del corpo, con un esplicito riferimento alle proiezioni ortogonali nello spazio euclideo. Il risultato è il disegno di un’emozione. Nella produzione di Monica Mazzone che crea con l’uso del pennello dipinti a olio su legno, ed i cui lavori prossimamente saranno presenti a Rovereto al Mart (Museo di Arte Moderna Contemporanea), l’intento è quello di “razionalizzare le emozioni senza però togliere tutto quello che sono le passioni”. L’amore per i numeri per Monica Mazzone si presenta fin da piccola: “Mi affascina da sempre il valore simbolico, ma è difficile circoscriverne il significato, sappiamo a cosa servono i numeri – osserva l’artista – ma nessuno sa dare una definizione. Il numero è un’entità filosofica in termini ontologici e metafisici”. La relazione prosegue tra riferimenti a matematici ed artisti, dagli egizi a Euclide, da Cimabue a Giotto e Duccio di Buoninsegna, dai suoi lavori per Metropolitana Milano, all’arte di Sol LeWitt, “che ha utilizzato il principio euclideo per costruire un linguaggio universale che ha a che fare con l’uomo”, fino al concetto di numero aureo, spirale di Fibonacci e Leon Battista Alberti che teorizza la prospettiva.
Nell’introduzione del neo presidente Franco Russo, gli ultimi service del club pandinese, dall’impegno per il progetto internazionale per l’eradicazione della polio, che sabato scorso al san Domenico in collaborazione con altri club del territorio ha visto la partecipazione di Filippo Caccamo con le sue “Filippiche”, iniziativa condivisa con il Gruppo Francigeno, che ha anche promosso un corso sulla riabilitazione cardio polmonare con l’uso del defibrillatore, fino all’appuntamento del prossimo 20 ottobre a Pandino per la Giornata di prevenzione del cavo orale. Spazio anche alla prosecuzione del progetto di ippoterapia per un gruppo di studenti con disabilità dell’Istituto Sraffa di Crema, condiviso quest’anno con il Panathlon Club Crema e che si svolgerà da ottobre a maggio presso il CRE di via Verdi.
Nell’ambito del progetto Rotary Youth Exchange invece, è stata presentata ai soci una studentessa statunitense che da qualche giorno frequenta lo Sraffa di Crema, per un periodo di interscambio e approfondimento della conoscenza della lingua italiano.
Ilario Grazioso