Cronaca

Madonna del Pozzo:
convegno di studio

Molto partecipato ieri sera presso il Santuario della Madonna del Pozzo  di Offanengo, l’incontro promosso dai volontari del Museo della Civiltà Contadina “Maria Verga Bandirali”, dal comune di Offanengo, e dalla Parrocchia S. Maria Purificata, con il sostegno del Comitato Arte e Cultura del Distretto 108 IB3 e del Lions Club  Crema Host. L’iniziativa che si inserisce nel Settembre Offanenghese e che ha visto impegnata anche la locale Pro loco è stata l’occasione per parlare dei lavori di restauro conservativo ed in particolare dei suoi interni tra stucchi e dipinti, ma anche di ricerche storiche, culturali, artistiche grazie alle relazioni di Matteo Facchi e Gabriele Cavallini, storici dell’arte, nonché tra i fondatori della Società Storica Cremasca che si occupa di promuovere e divulgare la storia dell’arte e quella del territorio cremasco.

Il progetto che sta interessando da circa sei mesi la chiesa offanenghese e che giunge dopo l’ultimo intervento del 1985, che per la verità – è stato osservato nel corso della serata –  ha prodotto più danni che elementi positivi, è stato autorizzato dalla Diocesi di Crema e dalla Soprintendenza di Mantova e, oltre alle donazioni di cittadini e a risorse della parrocchia, ha avuto il finanziamento dell’8 per mille della CEI.

In questi mesi è stato specificato dalla progettista, l’architetto Magda Franzoni, i lavori hanno interessato l’esterno, con la manutenzione delle coperture e degli infissi, la conservazione delle murature ed il restauro del campanile e della sagrestia, ma anche l’interno, con azioni per contrastare l’umidità di risalita che compromette le opere d’arte presenti e gli affreschi.

Nei vari interventi che hanno preceduto le relazioni dei due storici, è stata ripercorsa per grandi linee la storia della chiesetta edificata alla fine del seicento a seguito dell’intercessione della Vergine a protezione del paese e dei suoi allevamenti dalla peste bovina dell’epoca. Il nome dato alla chiesa deriva dalla presenza di un pozzo nei pressi dell’attuale sito, che riprende la tipologia classica data da san Carlo Borromeo nel concilio di Trento alle costruzioni dei luoghi sacri, comprendente tra l’altro navata e presbiterio rettangolare.

L’approfondimento storico sull’Oratorio della Madonna del Pozzo è stato trattato in particolare da Matteo Facchi il quale ha parlato della costruzione che risale alla fine del seicento e che man mano ha giovato di una serie interventi che hanno riguardato il presbiterio, con la realizzazione degli stucchi e una serie di cappelle laterali e dipinti, che sono state  donate da privati, ma anche dei vari restauri che non sempre hanno saputo proteggere l’antico splendore. Gabriele Cavallini invece ha trattato principalmente la parte artistica e dei dipinti mobili, sottolineando l’importanza della loro valorizzazione, in quanto interessanti dal punto di vista artistico e storico. Quanto all’altare che incornicia l’affresco della Madonna con il bambin Gesù in braccio, Cavallini evidenzia come l’immagine raffigurata a Offanengo è una stretta derivazione della Madonna delle Grazie che si trova al Santuario delle Grazie di Crema, ed anche per questo sarebbe interessante studiare il collegamento tra i due luoghi sacri.

 

Ilario Grazioso

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