Politica

Ponte Cadorna, Beretta attacca:
"Mi rivolgerò alla Corte dei Conti"

Simone Beretta torna all’attacco contro l’amministrazione comunale e, dopo la conferenza sul bilancio di settimana scorsa, è tornato a parlare del Ponte Cadorna di Crema.

Questa mattina, infatti, il consigliere di Italia Viva su Crema ha commentato il silenzio sull’infrastruttura che, tra qualche mese, dovrebbe chiudere per circa un anno.

“Passano i mesi, cambia la giunta con il licenziamento dell’assessore ai lavori pubblici ma dal fronte il silenzio continua a risultare stridente preoccupando ancora di più la città – esordisce Beretta – Mai un’informazione per quanto la città si chieda, oggi come allora, che problemi così difficili ci siano da superare che non siano risolvibili in tempi accettabili e ad oggi non ancora pubblicamente risolti”.

Secondo il navigato politico cremasco, infatti, il tempo per l’attesa sarebbe scaduto, facendo presente che, a settembre, denuncerà l’aumento dei costi e l’immobilismo della situazione alla Corte dei Conti.

“Sono fuori tempo massimo su tutto e l’impegno del sindaco verso i consiglieri comunali di renderli partecipi rispetto a future scelte suona più di eventuale futura pezza giustificativa che di una reale partecipazione – tuona il consigliere – che avrebbe dovuto prevedere un ben diverso approccio metodologico. Sono chiusi dentro un bunker immaginando per l’ennesima volta di servire soluzioni precostituite. Prenda buona nota il sindaco che, come per altri problemi irrisolti, il tempo è scaduto”.

Infine, Beretta non si capacità delle variazioni dei due progetti stipulati negli anni, visto che le condizioni di degrado del ponte non sono cambiate in questo lasso di tempo.

“Abbiamo analizzato i progetti predisposti, dal primo studio del 2019 arrivato fino alla gara di appalto e all’assegnazione dei lavori nel 2021, al più recente progetto del 2023 – dice il rappresentante di Italia Viva – La prima gara aggiudicata non rilevava necessario un ponte provvisorio garantendo il doppio senso di marcia durante i lavori di riqualificazione e di messa in sicurezza del ponte. Sappiamo come è andata a finire e non ci hanno mai spiegato perché non sia stato possibile trovare un punto d’incontro con l’impresa appaltatrice, anche attraverso un impegno finanziario aggiuntivo resosi necessario per l’incremento improvviso dei prezzi determinato da vicende ben note”.

“Inoltre – aggiunge – Perché aggiudicarono la gara se l’impresa non sarebbe stata in grado di ottemperare agli impegni assunti pur in presenza della disponibilità di un incremento economico da parte del comune? E poi una seconda gara dai contorni indefiniti”.

Continuiamo ad essere preoccupati del ritardo per la messa in sicurezza del ponte sul Serio di via Cadorna – conclude Beretta – Hanno tentato più volte di tranquillizzarci ma hanno sempre prodotto l’effetto contrario. Continuiamo ad avere l’impressione che stanno ancora navigando a vista senza avere certezze sulla soluzione del problema. Troppe sono le domande rimaste senza risposta”.

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