Cronaca

West Nile Virus, primo pool di
zanzare positive nel Cremonese

Il West Nile Virus ha iniziato a circolare anche nel Cremonese: questo quanto emerge dall’ultimo bollettino di Sorveglianza integrata realizzato dall’Istituto Superiore di Sanità. Nel nostro territorio, il riscontro della prima positività, in un pool di zanzare, risale al 16 luglio. Come da procedura sanitaria prevista in questi casi, il riscontro di positività di vettori o animali ospiti fa scattare l’allerta per i donatori di sangue: vengono quindi avviati esami specifici su tutte le sacche di sangue raccolte dall’Avis nella provincia interessata.

Questo sistema permette di attivare i controlli sui donatori prima ancora che si verifichi il contagio di un umano. Il Centro Nazionale Sangue dispone anche la sospensione per 28 giorni di ogni donatore che, pur residente altrove, abbia viaggiato in una delle zone dove è stato rilevato il virus.

Da inizio maggio 2024 in Italia sono stati segnalati 13 casi confermati di infezione nell’uomo. Di questi, 7 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (4 in Emilia-Romagna, uno in Friuli Venezia Giulia, uno in Puglia, nonché un caso importato dagli Stati Uniti), 4 casi asintomatici identificati in donatori di sangue (tutti in Emilia Romagna) e 2 casi di febbre, entrambi importati. C’è stato anche un decesso. Il primo caso umano autoctono della stagione è stato segnalato dall’Emilia Romagna il 26 giugno, nella provincia di Modena.

Fondamentale diventa anche la prevenzione: come fanno sapere le autorità sanitarie, è importante evitare i ristagni d’acqua, dove le zanzare depongono le uova, e utilizzare appositi repellenti per ridurre il rischio di punture.

LaBos

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