Festival sul Serio, gli ultimi atti
della prima edizione della rassegna
Si avvia alla conclusione la prima edizione del Festival sul Serio, iniziativa che mette assieme spettacoli all’aria aperta, tradizioni, teatro popolare ed esibizioni, voluta dall’Associazione Teatrale e Culturale La Compagnia delle Quattro Vie, con il Parco regionale del Serio che ha messo a disposizione il rinnovato spazio del Centro Casa di Camperia di viale santa Maria 14, nei pressi del Ponte Canale Vacchelli.
Il Festival diretto da Egidio Lunghi si avvale del supporto della BCC Caravaggio e Cremasco e di Libera Associazione Artigiani e contribuisce al restauro degli affreschi della Chiesina della Pietà di San Bernardino. Ieri nel tardo pomeriggio percorso ludico per bambini e ragazzi alla scoperta del Parco del Serio, con le Guardie Ecologiche Volontarie Rosa Bonomini e Eugenio Livraga, ed in serata nel suggestivo scenario del querceto di fronte all’illuminato Ponte Canale Vacchelli, l’apprezzata esibizione della rock band Luna park, che ha presentato un repertorio nazionale e internazionale, con pezzi degli anni settanta, ottanta e novanta.
Stasera prima il percorso alla scoperta del Parco, e poi le volte del Canale saranno di nuovo protagoniste facendo da scenografia naturale per il concerto del trio d’archi Il querceto incantato, cui seguirà lo spettacolo di fuoco, danza e giocoleria con Gypsy fires.
Domani aprirà il country dell’Asd I percorsi del mulino gipsy Country, ed alle 21,30 Giò Bressanelli, in duo con Mattia Manzoni. Il Festival chiude lunedì con lo spettacolo teatrale in dialetto dal titolo Crema 1956 a cura della Compagnia delle Quattro Vie.
Per il presidente del Parco del Serio Basilio Monaci e per tutto lo staff del Parco, la soddisfazione nel vedere lo spazio della Casa di Camperia e del giardino restituito alla fruizione pubblica ed il ringraziamento ai tanti volontari che si stanno impegnando nell’organizzazione delle serate, dai protagonisti sul palco a chi si occupa del servizio ristoro che è attivo fino a lunedì: “Tanti cremaschi stanno scoprendo la bellezza di questo luogo riconoscendo come ben si presta per manifestazioni estive come queste – aggiunge il presidente – che confermano la bontà del nostro lavoro di recupero di quest’area e ci impegna a proseguire ancor più in futuro”.