Eventi

I pellegrinaggi di Romano
al Panathlon Crema

Alla conviviale di giugno del Panathlon Club Crema, che si è svolta nei giorni scorsi a Villa Toscanini, il bilancio dei primi sei mesi di attività del nuovo anno, il racconto del bresciano Renato Romano e infine, i complimenti per la conferma di Fabiano Gerevini quale consigliere internazionale del Panathlon, “carica più importante che ha avuto il nostro club” ha detto il presidente Massimiliano Aschedamini.

Dicevamo dell’attività dei primi sei mesi di quest’anno del Panathlon Crema, che si avvicina già al record del 2022 quando nell’anno del sessantesimo furono ben 60 gli eventi patrocinati. Ad oggi il pallottoliere segna circa 40, con un mese di giugno particolarmente ricco tra Memorial Ferri, Torneo Dossena, l’attività calcistica a Pianengo, e più recentemente il Trofeo Bernasconi di triathlon e la due giorni di Sportivamente proposta dal comune di Crema.

La relazione centrale è stata quella di Renato Romano che ha descritto i suoi pellegrinaggi da Canterbury a Roma, 2100 km completati in settanta giorni e suole consumate. E poi, dalla capitale a Gerusalemme in quattrro mesi, dopo aver percorso a piedi 3100 km, attraverso percorsi pianificati e con l’ospitalità di diverse persone lungo il cammino.

Appassionato di foto e diverse discipline sportive, il giovane bresciano ha raccontato nel dettaglio cosa l’ha spinto a intraprendere il cammino, prima sulla via Francigena e poi verso la Terra Santa, per un itinerario ricco di spiritualità. Il percorso della via Francigena come la conosciamo oggi parte dal sud dell’Inghilterra, da Canterbury in particolare dal portico sud della Cattedrale dove è posta la pietra che indica il chilometro zero.

Attraversa poi la Manica, la Francia, la Svizzera e l’Italia dal san Bernardo passando per paesaggi diversi, dall’afa alla neve ha detto Romano. Quando si arriva in Italia, il percorso è sempre più frequentato da camminatori e pellegrini e si possono creare amicizie tra le persone che per svariati motivi sentono l’ispirazione per intraprendere il lungo cammino, ha raccontato il protagonista.

“Da Vercelli in pianura, poi verso l’Appennino, la Toscana fino a giungere a Roma dopo 2100 km in 70 giorni. Ma io avevo un altro desiderio – dice Renato Romano con un sorriso nascosto dalla lunga barba – quello di andare in Terra Santa. Così il 7 luglio 2022 riparto in solitaria da Roma verso Gerusalemme, secondo un itinerario che mi ha portato verso sud toccando Benevento, percorrendo le vie romane sul Gargano, poi a Bari e Brindisi, quindi l’Albania poi tanta altra strada attraversando in orizzontale i Balcani, dalla Grecia a Istanbul, l’Anatolia e il confine con la Siria”.

A questo punto però per Romano il percorso così com’era stato pensato non può proseguire a causa delle condizioni geopolitiche e militari che interessano l’area: “Non essendo possibile proseguire e passare da Aleppo e Damasco come avrei voluto, sono stato costretto a tornare indietro a Cipro e poi volato verso Gerusalemme. Quando si arriva lì – conclude Romano – quello è un momento di grande intensità per un cristiano e un camminatore. A Gerusalemme poi Romano ha ricevuto anche la Croce d’oro Leonina, una decorazione religiosa istituita nel 1901 da Papa Leone XIII per incoraggiare i pellegrini che si recavano in Terra Santa”.

 

Ilario Grazioso

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...