Politica

Moscazzano, la carica di Bellandi:
"Vogliamo risollevare il paese"

Tante idee e voglia di cominciare per Aldo Bellandi, il nuovo sindaco di Moscazzano che ha spodestato Gianluca Savoldi dalla poltrona comunale.

Laureato in Scienze Sociali, con due master (uno in campo ambientale e uno in quello economico), il neo primo cittadino del paese cremasco si è sempre occupato di economia agricola, di problemi ambientali, e di consulenza.

Adesso, però, sceglie di dedicarsi principalmente all’attività del comune: “Innanzitutto abbiamo fatto una scelta precisa. Dopo dieci anni in cui, di fatto, si è registrato un immobilismo, noi con un gruppo di persone già impegnate in parrocchia, in attività abbiamo deciso di fare qualcosa per risollevare il paese. Questo significa avere dei progetti di sviluppo ma, soprattutto, il punto di forza da cui vogliamo partire è riprendere questo rapporto di forza con la cittadinanza essendo una piccola comunità.”

“Il fatto che qui abbia votato il 72% è stato molto importante anche nell’ottica della crisi della politica e delle istituzioni – prosegue Bellandi – vuol dire che qui il recupero del rapporto con la cittadinanza c’è stato: noi vorremmo che questo binomio eletto-elettori si sviluppi sempre di più attraverso dei progetti condivisi, con cui anche crescere una classe dirigente.”

“Il nostro obiettivo è anche il nostro slogan: con la gente, per la gente. Questo è un assioma per noi, perché su questo chiederemo di essere giudicati nella quotidianità delle cose che facciamo”.

Bellandi, come già accennato in precedenza, ha molto a cuore la questione ambientale, e il suo programma si basa soprattutto su questa tematica, bloccando difatti i lavori del sottopasso, in favore del verde: “L’ambiente per me è la nostra seconda casa e quindi tante volte molto trascurato, anche qui da noi il caso del sottopasso l’abbiamo fermato, perché vogliamo farci un habitat naturale e non speculazione edilizia. La prima cosa che farò, l’ho già detto pubblicamente attraverso il programma, cancelleremo la delibera sul sottopasso e cercheremo di utilizzare questi soldi per pensare alla ciclabile Moscazzano – Credera, perché i nostri ragazzi corrono dei rischi, e per la loro sicurezza è prioritaria. Mentre al posto del sottopasso pianteremo un bel bosco, con la possibilità di prendere un po’ di fresco”.

Infine, non mancano i progetti di sicurezza per il paese: “Noi abbiamo diversi progetti: innanzitutto la sicurezza interna, dobbiamo rivedere un progetto di sviluppo del territorio che abbiamo da dieci anni. Noi abbiamo una crescita demografica significativa, quindi convincere i giovani a restare. Abbiamo anche un problema più strutturale, nel senso: abbiamo il cimitero che è quasi esaurito, abbiamo problemi di viabilità perché purtroppo, mi spiace dirlo, in questi anni il paese è stato trascurato. Un esempio: le strisce pedonali in paese non ci sono da due anni, cioè non è possibile. Mi interessa la sicurezza delle persone, i parcheggi in sosta vietata ecc. Tutte piccole cose che serviranno anche a rendere la qualità della vita migliore”.

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