Scuole

Crema, taglio sezione ex Montessori:
mamme amareggiate e preoccupate

“Una scelta calata dall’alto, senza condivisione, poca trasparenza, con una soluzione drastica che non risolve il problema e che depotenzia il servizio”. Questo il pensiero di un gruppo di mamme che ha dato voce alla preoccupazione dei genitori dell’asilo infantile comunale Iside Franceschini ( ex Montessori) che, dall’anno prossimo, subirà il taglio di una sezione, passando da 6 a 5

“Una scelta calata dall’alto, senza condivisione, poca trasparenza, con una soluzione drastica che non risolve il problema e che depotenzia il servizio”.

Questo il pensiero di un gruppo di mamme che ha dato voce alla preoccupazione dei genitori dell’asilo infantile comunale Iside Franceschini (ex Montessori) che, dall’anno prossimo, subirà il taglio di una sezione, passando da sei a cinque.

Arrivano in redazione trafelate e molto amareggiate perché l’amministrazione non ha messo in campo strategie alternative o preventive per evitare lo smembramento della sesta sezione, ridistribuendo i bambini nelle altre 5, creando così classi sovraffollate.

MANCATA CONDIVISIONE E TRASPARENZA

Ma procediamo con ordine. Intanto dichiarano che sono venute a conoscenza  della scelta di smembrare la sesta sezione, la E, solo a fatto compiuto. Nella mail, ricevuta il 16 aprile, si convocano i genitori solo della sezione che sarebbe stata assorbita; il 23  aprile, durante la riunione in cui è presente l’assessora Nichetti, funzionari comunali, Mariani, Fiorentini, la coordinatrice della scuola Emilia Caravaggio, le insegnanti, oltre ai rappresentanti dei genitori, si comunica come sarebbe stato riorganizzato il servizio, da settembre, con le 5 sezioni.
I genitori non sono stati consultati su una scelta che non solo ha ricadute dirette sui loro figli ma anche su coloro che, in futuro, si iscriveranno all’ asilo comunale. “ In tutto ciò – riferisce una mamma – non era presente in riunione la dirigente Francesca Moruzzi a cui è stata demandata la responsabilità della scelta che gli uffici comunali si limitano ad eseguire e fare propria.

LE RAGIONI PER CUI SI SMEMBRA UNA SEZIONE NON CONVINCONO I GENITORI

I genitori contestano anche le ragioni per cui l’amministrazione ha scelto di sottrarre alla scuola una sezione. “ Non ci convincono perché i conti non tornano. Ci hanno parlato di denatalità ma l’asilo comunale Franceschini, ex Montessori, ha da sempre liste di attesa. Perché ad esempio escludere i bambini non residenti in città che magari hanno i nonni a Crema?  Se la domanda del servizio  è alta, per la qualità, non si deve ridurre l’offerta.  I numeri non tornano: una sezione per essere chiusa deve avere dai 18 bambini in giù. C’erano i numeri per formare una sesta sezione, perché toglierla? Riduci l ‘offerta,  quindi depotenzi un servizio, benché loro dicano il contrario. Inoltre aumenterà  il numero di bambini per classi, la cui gestione sarà più faticosa. Senza considerare che la classe che contiene due bambini con disabilità può contenere al massimo 20 bambini e conseguentemente le altre  classi arriveranno anche a 27/ 28, classi sovraffollate.

L’altra ragione addotta  dal Comune riguarda l ‘impossibilità di reperire supplenti qualificate quando qualche insegnante si trova  in malattia; tuttavia se vi fossero stati più iscritti avrebbero trovato nuovo personale, senza difficoltà. Una contraddizione. “Perché allora – si chiedono i genitori- non reclutare nuovo personale per mantenere le sei sezioni  visto che la riduzione di una sezione non risolve in ogni caso il problema ma è solo un tamponare?”

I genitori  hanno la sensazione che  la comunicazione di tale scelta  non sia stata chiara e trasparente e soprattutto che venga depotenziato un servizio ai bambini che da sempre si è contraddistinto per l ‘alta qualità;  le  liste  di attesa  di ogni anno sono lì a dimostrarlo. “Una volta persa la sesta sezione- concludono-  non tornerà più. Una ferita non solo per i bambini  che  non si potranno più iscrivere ma per tutta la città, perché il Montessori è un patrimonio della città di Crema”.

Sabrina Grilli e Riccardo Lionetto

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