Cronaca

Vailate, affetto e applausi
per ricordare Pierino Baffi

Nelle foto di Edoardo Monde la tavola rotonda: da sinistra Antonio Lecchi, Stefano Pedrinazzi, Adriano Baffi, Gianbattista Baronchelli, Lucio Dall'Angelo

Un’intera comunità intorno al suo campione. È accaduto sabato sera nella Palestra di Vailate, dove si ricordava Pierino Baffi, il grande campione di ciclismo nato e vissuto a Vailate. “Pierino Baffi, ciclismo scuola ed esempio di vita”, il titolo scelto per la serata organizzata dall’Assessorato alla Cultura del comune di Vailate guidato da Marina Doneda con il supporto di tanti volontari e appassionati. E con il coinvolgimento della famiglia, la signora Giusta Baffi – presente alla serata – e dei figli Adriano e Rosario.

“Non solo la rievocazione di un grande campione di un grande uomo, ma il racconto della passione e della vocazione che ha ispirato generazioni e che ancora continua ad ispirarci”, ha detto l’Assessore Marina Doneda introducendo la serata.

La palestra di Vailate affollata per ricordare il campione Pierino Baffi

A calare nell’atmosfera del ciclismo anni ’50 le centinaia di persone presenti, un bellissimo video in bianco e nero realizzato con immagini dell’epoca. Immagini che hanno messo nella giusta prospettiva il campione. Pierino Baffi, nato a Vailate, il 15 settembre del 1930 e scomparso troppo presto nel marzo del 1985, è stato un grande campione. Professionista nel 1953, è stato compagno di squadra di Fiorenzo Magni e di Gastone Nencini; ha vinto 4 tappe della Vuelta di Spagna, 5 al Tour de France, 4 al Giro d’Italia dove ha vestito la Maglia Rosa. E poi tante tantissime classiche. Fino al 1966 quando decise che era ora di chiudere con la bicicletta.

“È stato innanzitutto un uomo generoso, sempre attento alla comunità, sempre pronto e disponibile a dare una mano. Anche se era spesso lontano per gli allenamenti e per le gare”, ha ricordato il figlio Adriano Baffi, lui stesso ciclista professionista con un ricco palmares e ora General Manager di una grande squadra di ciclismo la Lidl-Trek. Nei prossimi giorni partirà con la squadra per il Giro d’Italia.

Il video trasmesso durante l’incontro

Poi il confronto sull’evoluzione del ciclismo e sul rapporto tra movimento di base e atleti di punta – moderato da Lucio Dall’Angelo direttore di Cremona1 – si è sviluppato nella conversazione con Gianbattista Baronchelli, campione di cui tutti ricordiamo le imprese, di Stefano Pedrinazzi, Presidente della Federazione lombarda di ciclismo, di Antonio Lecchi, docente in Scienze Motorie dai Salesiani di Treviglio e all’UniBg.

L’assessore alla Cultura del comune di Vailate Marina Doneda

“Il mio ciclismo, quello degli anni ’70, non era molto diverso da quello di Pierino; il salto vero, la nuova epoca delle due ruote è iniziata negli anni ‘80”, ha detto Gianbattista Baronchelli. Che ha poi parlato della grande professionalità e del grande cuore di Pierino Baffi. “Era sempre pronto ad aiutare, a dare una mano. Sia dentro il nostro mondo che fuori, con tutte le persone che si rivolgevano a lui. Una persona straordinaria che mi ha aiutato e supportato nell’avvio della mia carriera sportiva”.

Della difficoltà di coinvolgere i ragazzi, di trasformare la passione in attività agonistica, del lavoro di promozione della Federazione ha parlato Stefano Pedrinazzi, Presidente della Federazione lombarda di ciclismo. Un tema, quello del coinvolgimento dei giovani, sul quale è tornato anche il professor Antonio Lecchi. “Dobbiamo lasciar giocare i ragazzi: fare sport è divertimento, gioco, socialità, passione. Tutti fattori determinanti per la crescita come persone. Non dobbiamo stressare le tappe, il rischio è che poi abbandonino, come avviene molto spesso”.

Tutti, in conclusione, hanno poi messo in evidenza come la passione con la quale ancora oggi seguiamo le imprese dei grandi campioni, delle due ruote ma anche degli altri sport, nasca dal bisogno di emozionarsi, di lasciarci immergere in storie che possono ispirare. E tutti hanno rimarcato come le grandi imprese e i campioni facciano bene al movimento.

Infine Ezio Zanenga ha regalato ai protagonisti “Pedalando nel tempo” il libro che racconta le gesta e la vita di Pierino Baffi. Poi tutti a vedere la bella mostra organizzata nel Centro Civico, dove si possono ammirare fotografie, leggere articoli e vedere i cimeli del grande Pierino Baffi.

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