Cronaca

Viaggio della Memoria 2024
L'incontro tra i popoli

Viaggio della Memoria 2024 il gruppo dello Stanga di Cremona e Crema
Viaggio della Memoria 2024 il gruppo dello Stradivari di Cremona
Viaggio della Memoria 2024, il gruppo dell'Anguissola
Viaggio della Memoria 2024, il cimitero di Žale a Lubiana
Viaggio della Memoria 2024, gli studenti portano la corona al Cimitero Militare Italiano della prima Guerra Mondiale
Viaggio della Memoria 2024, la cerimonia al Cimitero Militare Italiano della prima Guerra Mondiale
Viaggio della Memoria 2024, la corona al Cimitero Militare Italiano della prima Guerra Mondiale
Viaggio della Memoria 2024, un momento al cimitero di Žale di Lubiana
Viaggio della Memoria 2024, la corona al Memoriale dei combattenti Sloveni
Viaggio della Memoria 2024, la cerimonia al Memoriale dei combattenti Sloveni
Viaggio della Memoria 2024, gli studenti davanti al Memoriale dei combattenti Sloveni
Viaggio della Memoria 2024, la corona deposta al Memoriale dei combattenti Sloveni
Viaggio della Memoria 2024 Gramozna Jama Rosolino Azzali con il vicesindaco di Lubiana
Viaggio della Memoria 2024 Gramozna Jama foto di gruppo con il vicesindaco di Lubiana
Viaggio della Memoria 2024 Gramozna Jama gli studenti portano la corona
Viaggio della Memoria 2024 Gramozna Jama la cerimonia di deposizione della corona
Viaggio della Memoria 2024 Gramozna Jama la cerimonia copia
Viaggio della Memoria 2024 Gramozna Jama, la corona deposta dagli studenti della provincia di Cremona

Tre momenti toccanti nel cimitero di Žale di Lubiana, nel secondo giorno del Viaggio della Memoria. Accompagnati dallo storico Federico Tenca Montini, dell’Università di Udine, gli studenti hanno percorso il Sentiero della Rimembranza e della Fratellanza, con soste in particolare al Cimitero Militare Italiano della prima Guerra Mondiale, al Memoriale dei combattenti Sloveni contro gli occupanti italiani e tedeschi caduti nel 1941-45, al Memoriale degli ostaggi di Gramozna Jama dove la comitiva ha incontrato il vicesindaco di Lubiana, Boštjan Koritnik, che in perfetto italiano, come atto simbolico di avvicinamento, ha letto un discorso intenso.

In Rappresentanza del coordinamento degli enti locali per la pace della provincia di Cremona Rosolino Azzali, dopo aver portato il saluto del sindaco Galimberti di cui è portavoce, ha parlato di amicizia tra i popoli e del valore della memoria e della fraternità per costruire una società migliore, onorando le vittime e promuovendo la pace e l’unità tra i popoli.

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Ecco il testo integrale del discorso del vicesindaco di Lubiana, Boštjan Koritnik:

L’11 aprile 1941 Lubiana fu occupata dall’esercito d’occupazione italiano. L’occupazione di Lubiana occupa un posto speciale nella storia delle capitali europee, poiché solo pochi insediamenti furono completamente occupati e, per così dire, trasformati in campi di concentramento. Intorno alla città, l’esercito italiano ha steso del filo spinato, per una lunghezza totale di 32 chilometri.
Lubiana è una città di eroi, orgogliosa della sua storia e dei partigiani che, insieme ai loro alleati, hanno sconfitto il più grande male del ventesimo secolo: il nazismo e il fascismo. La debolezza di ogni memoria è che svanisce, ma a questo è particolarmente soggetta la memoria storica, come vediamo continuamente.
Il rispetto reciproco, il cameratismo e la solidarietà sono stati messi alla prova anche oggi, poiché le crisi e le guerre che si verificano nelle nostre vicinanze hanno messo alla prova l’intera Europa, sia le sue istituzioni, che i suoi paesi e i suoi individui. Quando nel 1990 a Zagabria Totò Cotugno cantò una canzone sull’Europa unita, non avevamo idea che un anno dopo nella stessa zona sarebbe scoppiata la guerra. Ma la cultura già fissava gli ideali, solo che a livello realizzativo abbiamo sempre fatto un po’ peggio…
Ma oggi ci siamo riuniti alla Grotta di Ghiaia, un’ex cava dove furono fucilati molti ostaggi sloveni. La loro “colpa”, tuttavia, era semplicemente quella di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato, abusato come avvertimento a un colpevole sconosciuto per l’ira dell’occupante. I loro sacrifici sono un ricordo anche oggi, ma anche perché il progetto “Essere cittadini europei. Percorsi per una Memoria europea attiva” e la vostra visita, sono un ricordo positivo.
Perché sono i giovani che potranno coltivare la memoria storica affinché simili orrori non si ripetano. D’altro canto hanno abbandonato il peso della vendetta e dell’amarezza per crimini che non hanno più molto in comune con tutti noi se non la memoria. Le nostre culture dovrebbero essere arricchite, scambiare conoscenze, comprensione e comprensione della diversità che ci arricchisce. Anche per questo dovresti prendere il fatto che, dopo venticinque anni dai miei studi, sono riuscito a leggere in italiano come un atto simbolico di riavvicinamento: con la vostra visita hai espresso l’onore del passato, e per questo pago omaggio a voi nella vostra lingua madre, che anch’io adoro. E se posso prendere a prestito le parole di Toto Cotugno:

E per te, donna senza frontiere
Per te, sotto le stesse bandiere
Io e te, sotto lo stesso cielo
Per noi, nel cielo mille violini
Per noi, amori senza confini
Io e te, sotto gli stessi ideali

Ideali di unità, amicizia, pace e conoscenza. E a prescindere da ciò che accade nel mondo, i giovani non devono, non dobbiamo essere pessimisti. Mi piace raccontare una lezione su chi ci è riuscito. Tutti sapevano cioè che era impossibile, che non si poteva fare. Ma poi è arrivato chi non lo sapeva, e ci è riuscito. Noi invece sappiamo che è possibile. Il fatto che tu sia qui è una prova concreta. Lasciamo che la storia sia un’insegnante e non un peso. Impariamo dal passato per essere felici nel presente e consentire il futuro.Ma non solo il futuro dell’Europa, visionario per il 1992, ma il futuro del mondo. Perché tra cento anni qualche nuovo Alighieri non scriva alle porte dell’Europa: “Lasciate ogni speranza voi ch’entrate”.

È molto meglio che il mondo sia globalmente pacifico e dica a qualche alieno in viaggio verso di noi: “Lasciate ogni pessimismo voi ch’entrate”.
Grazie per l’attenzione e grazie ancora per essere venuti, anche a nome del nostro sindaco Zoran Janković, che vi accoglie calorosamente nella nostra città. Grazie.

 

Ecco il testo integrale del discorso di Rosolino Azzali:

Gentilissimo Vicesindaco, dott. Boštjan Koritnik,
il Viaggio della Memoria 2024 promosso dalla rete delle Scuole Superiori della Provincia di Cremona ha portato gli studenti ad approfondire con seminari ed incontri la conoscenza degli eventi relativi all’occupazione della Jugoslavia nel 1941, riproponendo il tema, a lungo ignorato, dei numerosi campi fascisti per militari e civili nel territorio del Regno d’Italia e nelle province annesse e l’abbattimento dei confini tra la Repubblica Italiana e la Slovenia nel processo di creazione dell’Europa Unita.
In particolare per le vicende del confine per le quali occorre avere una visione transnazionale che affronti con serietà la storia della tragedia di queste terre guardando oltre, affinché la frontiera non sia un muro, ma il luogo del riconoscimento dell’altro e la porta aperta per l’amicizia fra i popoli.

I Conflitti che purtroppo stiamo ancora vivendo ci portano a perseguire con forza il valore della memoria

La memoria è qualcosa di vivo, che dobbiamo celebrare intensamente, perché diventi un eterno ricordo di ciò che è stato e un monito perché non possa tornare più. In questo luogo che è un simbolo della tragedia vissuta non dimenticare è qualcosa che ci rende tutti responsabili.
Con l’inesorabile trascorrere del tempo i fatti della Seconda guerra mondiale stanno perdendo la preziosa e insostituibile testimonianza di coloro che sono sopravvissuti, i testimoni vivi di quella tragedia. Rimangono i luoghi, le parole, i racconti, le immagini di qualcosa che ha segnato e che sta segnando ancora i nostri tempi.

Abbiamo un grande obiettivo: quello di ricordare per formare una nuova generazione di testimoni, capace di guardare al futuro forte dei valori di democrazia, libertà e uguaglianza. Costruire una società più giusta e solidale passa anche da qui.

Come ci ha ricordato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella:

“Le divisioni, i conflitti, i drammi del passato – la cui memoria ci ferisce tuttora con forza e sofferenza – ci ammoniscono.
Onorare le vittime e promuovere la pace, il progresso, la collaborazione, l’integrazione, aiuta a impedire il ripetersi di tragici errori, causati da disumane ideologie e da esasperati nazionalismi e a non rimanere prigionieri di inimicizie, di rancori, di dannose pretese di rivalsa.
Se non possiamo cambiare il passato, possiamo contribuire a costruire un presente e un futuro migliori.
All’Europa, e al suo modello di democrazia e di sviluppo avanzati, guardano nel mondo milioni di persone.
L’unità dei suoi popoli è la sua forza e la sua ricchezza.
Il buon senso e l’insegnamento della storia chiedono di non disperderla ma, al contrario, di potenziarla, nell’interesse delle nazioni europee e del futuro dei nostri giovani”.
Ringraziamo Lei, il Sindaco di Lubiana e l’Amministrazione comunale per l’accoglienza che ha voluto riservare al nostro numeroso gruppo e che favorisce la conoscenza e lo sviluppo dei nostri giovani e dei nostri popoli, in vista delle celebrazioni previste per il 2025 per Gorizia e Nova Gorica, capitali europee della cultura.

Continuate a seguire le tappe del Viaggio della Memoria 2024 nella sezione dedicata sui nostri portali CremonaOggi.it, CremaOggi.it e OglioPoNews.it

Da Lubiana, Cristina Coppola

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