Cronaca

Sicurezza e raddoppio sul ponte:
a Spino Galbiati perde la pazienza

Il Ponte di Spino D’Adda, tratto cardine della Paullese che collega il territorio cremasco al milanese, continua a far discutere. Questa volta, a perdere la pazienza è il Sindaco di Spino Enzo Galbiati, che da anni sta cercando di interpellare la Provincia in merito alla messa in sicurezza del tratto stradale, il quale ad oggi continua ad essere un tragico protagonista di incidenti e infrazioni molto pericolose.

Dopo l’ultimo incontro di mercoledì con la Provincia, il primo cittadino del comune cremasco ha deciso di alzare la voce, chiedendo un intervento concreto: in caso contrario, l’amministrazione sarebbe pronta ad effettuare proteste forti, come ad esempio l’occupazione del Ponte.

Dal resoconto del summit tra il primo cittadino di Spino e gli organi provinciali,  sembrerebbe che la Provincia di Cremona abbia scaricato la responsabilità dei vari incidenti all’inciviltà di chi transita sopra quel tratto.

Il Sindaco di Spino non ci sta, non approva questa risposta e ha richiesto a gran voce interventi per limitare la pericolosità. Le soluzioni potrebbero essere, secondo Galbiati, l’installazione di telecamere, effettuare sanzioni a chi infrange il codice stradale, l’inserimento di barriere e altre soluzioni tecniche.

“La Sicurezza è la cosa che ci preme di più. Non possiamo aspettare due anni per togliere il pericolo da questo tratto di strada, con due accessi molto pericolosi (benzinaio Tamoil e accesso all’area industriale ndr). – Spiega Galbiati – Questi accessi causano incidenti. Chiedo agli enti interessati di intervenire: innanzitutto alla Provincia, poi alla prefettura e alle forze dell’ordine di chiarire se questo sia effettivamente un tratto pericoloso. Dobbiamo fare in modo che gli autisti rispettino le regole. La soluzione può essere quella di chiudere gli accessi o di proseguire con il Jersey. Sulla parte burocratica ci sarà qualche problema, ma dovranno chiarirlo con Tamoil e gli altri privati coinvolti”

La dinamica sicurezza, si intreccia anche con il raddoppio del Ponte. L’iter è stato avviato dalla Provincia, che ha inviato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti la copertura dei costi. Il rallentamento, però, secondo Galbiati, è dovuto alla congestione del MIT, il quale va sempre stimolato per ottenere risposte. Il Ministero convocherà la conferenza servizi, dopodiché, la palla passerebbe al Comitato interministeriale per la programmazione economica che dovrebbe dare il consenso definitivo. La Provincia, in questo modo, approverà il progetto dei vari appalti e potrà concedere la gara per la progettazione esecutiva.

Tutto questo processo, dal momento che non è stata ancora specificata una data, per il Sindaco di Spino D’Adda giungerà a termine non prima del 2025.

 

Riccardo Lionetto

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