Cronaca

Scavi di Palazzo Pignano, Annalisa
Crea: "C'è tanto da scoprire"

A Palazzo Pignano continua a tener banco l’annuncio della scoperta della testa di Minerva, dea pagana, ritrovata nella zona degli scavi archeologici, accanto alla villa di Piniano e Melania.

Il piccolo reperto di marmo, risalente al IV secolo d.C., è stato sottoposto allo studio e all’analisi del Dipartimento di Storia, Archeologia e Storia dell’Arte dell’Università Cattolica di Milano, sotto la guida del professor Furio Sacchi, a capo dei lavori negli scavi di Palazzo Pignano dal 2016.

Un ritrovamento raro che certifica la presenza di culti di conservazione pagana, in un’area già cristianizzata come quella cremasca, in quel periodo di tempo. La statua si trovava, molto probabilmente, in uno studio o in una biblioteca, nella parte rustica della villa: pezzo pregiato di una collezione invidiabile dea parte dei due nobili della Gens Valeria.

Tanta gioia e orgoglio per la comunità del paese, e per l’assessora alla cultura Annalisa Crea, fermamente convinta della grande ricchezza che può ancora offrire il sottosuolo di Palazzo Pignano, il quale, con ogni probabilità, sarà ancora oggetto di studio il prossimo maggio, quando la Soprintendenza dovrebbe accogliere positivamente la richiesta di concessione del terreno per gli scavi.

“Ci sarebbe ancora molto da studiare e da scavare in un sito che offre notevoli ritrovamenti e argomenti a livello storico che vanno dal II secolo a.C. fino al Medioevo – spiega Crea – Ringrazio la comunità, le aziende e tutte le realtà che, nello scorso 28 maggio, si sono ritrovate alla serata dedicata al nostro Luca Restelli, assessore e archeologo scomparso, e hanno contribuito finanziariamente e non solo alla realizzazione di questi scavi”.

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