Cronaca

La Casearia Pandino chiude l’anno
presentando un nuovo prodotto

L’hanno chiamato “Nebbia in Valpadana” e non ha niente a che vedere con il famoso brano di qualche anno fa portato al successo dalla coppia Cochi e Renato. È il nuovo prodotto messo a punto dai docenti e dai tecnici della Scuola Casearia di Pandino in questo ultimo scorcio dell’anno, che vede studenti e docenti impegnati su più fronti. Dalla partecipazione con successo ai diversi concorsi internazionali, all’attività di orientamento e di promozione del primo corso di diploma di maturità professionale quadriennale della nostra provincia (ultimo open day sabato 13 Gennaio).

E, in questi giorni che precedono le festività natalizie, alla Casearia di Pandino, c’è gran fermento anche per la preparazione dei cesti natalizi per far fronte alle richieste della clientela affezionata.

“Abbiamo contato 170 cesti natalizi e stiamo lavorando per far fronte alle numerose richieste del nostro mascarpone, che ben si sposa con il panettone”, ci dice il prof. Davide De Carli, incontrato presso il caseificio didattico di via Bovis, dove con alcuni studenti è impegnato proprio nella produzione del mascarpone (quasi 130 chili ndr). Quanto all’ultimo arrivato nell’offerta di prodotti caseari della scuola pandinese, sede staccata dell’Istituto Agrario Stanga di Cremona, quest’anno diretto dalla dirigente Roberta Di Paolantonio, si tratta di una nuova sperimentazione resa possibile dalla collaborazione con Enea Segala, brillante ex studente della Casearia, ora impegnato con la Sacco System, polo biotech di eccellenza internazionale applicata alle industrie alimentari, nutraceutiche e farmaceutiche: Nebbia in Valpadana è un erborinato a muffa totalmente bianca, grazie all’utilizzo di un ceppo di Roqueforti White (la muffa del formaggio Roquefort ndr) che presenta le stesse caratteristiche organolettiche dell’erborinato classico, ed è molto cremoso.

Per il resto, prosegue il sodalizio con la Fondazione ITS Agrorisorse, per il corso post diploma “Dairy Specialist”, Tecnico superiore specializzato nella trasformazione, gestione e valorizzazione della filiera lattiero-casearia e zootecnica, che consente a chi frequenta la scuola di proseguire tutto il percorso di formazione superiore nell’ambito dell’agroalimentare.

A Pandino proseguono anche gli importanti lavori che stanno interessando tutto l’edificio di via Bovis, con il secondo lotto della riqualificazione antisismica del caseificio, ed il completamento delle strutture per altri due laboratori, quello di chimica e l’altro polifunzionale, per la trasformazione dei prodotti agricoli, grazie anche al supporto dell’ITS: in quest’ultimo laboratorio saranno installati macchinari all’avanguardia per la produzione di gelati, salse, confetture e yogurt.

Ilario Grazioso

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