Cultura

Nel Duomo di Crema torna il
rintocco dell'orologio di Crespi

Dopo più di 60 anni di fermo, sul Duomo di Crema torna a rintoccare l’orologio meccanico realizzato da Domenico Crespi nel 1751, e revisionato a metà dell’800 dall’orologiaio e conservatore degli orologi astronomici di Brera Joseph Kohlschitter. Un pezzo di storia cremasca che ritorna a galla grazie al restauro voluto dal Rotary Club di Crema, guidato dal coordinatore del progetto di musealizzazione della torre Marcello Palmieri, che ha spiegato quante volte sarà messa in funzione questa macchina, e il piacere della fatica del funzionamento manuale della macchina: “Torna una fetta di storia della nostra città e torna la fatica di caricare il macchinario almeno due volte al giorno – spiega Palmieri – Non funzionerà quotidianamente ma solo in occasione delle aperture del campanile sabato e domenica. Ma in questi giorni che precedono il Natale – ha aggiunto il vicepresidente del Rotary Club di Crema – noi volontari ci daremo i turni per garantire il funzionamento giornaliero fino al 25 dicembre”.

Soddisfazione anche per i due orologiai cremaschi Alessandro Maianti e Fabio Patrini, che non hanno nascosto l’emozione di lavorare ad un macchinario così unico, restaurato dall’artigiano d’oltralpe per conto dell’Accademia di Brera due secoli fa: “Un onore e un piacere poter lavorare a questa macchina del tempo, che da sempre ha affascinato l’uomo – esordisce Maianti – Mettere le mani su un orologio revisionato da Kohlschitter è qualcosa di pazzesco”. “Abbiamo rimesso in funzione 270 anni di storia – aggiunge Patrini – La cosa che lo caratterizza è un Carillon che per circa un minuto riproduce una melodia caratteristica del Duomo ricordando a tutti che è mezzogiorno, oppure mezzanotte”.

Questa iniziativa segna il compimento della prima opera prevista dal progetto di musealizzazione della torre campanaria, la cui consegna definitiva è prevista entro il prossimo mese di giugno.

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