AFM Crema sulla difensiva:
“Beretta cambi recita”
Il CdA di AFM Crema, tramite un comunicato stampa, ha rimarcato i valori del proprio bilancio, rispondendo ad alcuni attacchi arrivati dalla politica locale, soprattutto da parte del consigliere comunale Beretta.
“AFM è un’azienda pubblica che ha chiuso il bilancio del 2022 con un utile di 236.009 euro. Negli anni che vanno dal 2018 al 2021, anni di covid, di crisi energetica e di guerra in Ucraina, i bilanci di AFM si sono chiusi con un totale di 1.193.930 euro di utili in cinque anni di gestione che hanno visto Antonio Geraci coinvolto in qualità di consigliere fino al 2022 e di presidente dal 2023. A questi numeri si dovrebbe aggiungere un ulteriore importo che, contato al ribasso, potrebbe essere stimato in ulteriori 600.000 euro complessivi, ossia circa 120.000 euro all’anno derivanti dalla scontistica attuata da AFM in favore della fascia più anziana della cittadinanza. Uno dei tanti servizi svolti da AFM. E’ bene ricordare che gli utili prodotti da AFM vengono interamente versati, al netto delle riserve di gestione, nelle casse del Comune di Crema”.
“Con questi numeri, parlare di buchi e sostenere che la redditività di AFM non sia adeguata alle aspettative è semplicemente una falsità. Come accade in ogni attività lavorativa, tutto è sempre migliorabile, ma per fare una valutazione quanto più oggettiva, oltre che realistica, bisognerebbe considerare i contesti nei quali operano le farmacie comunali, ossia ambiti periferici sia per quanto riguarda le due farmacie urbane sia per quanto riguarda le quattro farmacie rurali. Se sotto il profilo del conto economico i numeri dicono che AFM gode di una solida e consolidata stabilità, sotto il profilo patrimoniale ci preme segnalare come tutti i principali indicatori, ossia il valore delle licenze di avviamento, il patrimonio immobiliare ed il cash flow di AFM siano, negli anni che vanno dal 2018 al 2022, costantemente in attivo; ovvero contribuiscano alla crescita del patrimonio complessivo di AFM, nel tempo. Anche in questo caso prima di parlare di “danno economico” bisognerebbe quantomeno leggere i numeri e portare a sostegno delle proprie tesi catastrofiche dati che siano oggettivi ed inconfutabili, che entrino nel merito dei valori di bilancio invece di limitarsi a fare dichiarazioni certamente ad effetto, ma del tutto infondate”.
“Ed è proprio questo, ciò che ha fatto il consigliere Beretta in una sua recente intervista. Rilasciare dichiarazioni denigratorie, prive di ogni pur minimo riscontro oggettivo. Una commedia da politica della prima repubblica che Beretta mette in cartellone una volta l’anno, proprio in occasione della presentazione del bilancio di esercizio di AFM. Per carità, Beretta ha tutto il diritto di contestare ed impugnare i bilanci di AFM e, se ritiene che vi siano i presupposti, di avviare ogni azione egli ritenga utile per la tutela e la salvaguardia di un bene del Comune di Crema, in qualsiasi sede, a cominciare dalla citata Corte di Conti. Ciò che non può fare Beretta è avviare processi sommari per mezzo stampa, basati su semplici congetture pretestuose solo per avvalorare le proprie tesi”.
“Il consigliere Beretta ha poi tutto il diritto di porre la questione dell’opportunità della vendita delle farmacie comunali (segnaliamo che solo due delle sei farmacie sono del comune di Crema) ai privati. Ma dovrebbe rimanere su un piano politico invece di attaccare frontalmente AFM e le persone che sono chiamate alla sua gestione. Un progetto, quello della privatizzazione delle farmacie comunali, che tuttavia non pare aver riscontro in questa amministrazione, posto che il tema della vendita delle farmacie non è mai stato messo all’ordine del giorno”.
“Per quanto riguarda la vicenda che riguarda l’immobile di via Samarani, per il quale sono stati avviati due procedimenti di gara, uno che ha riguardato la progettazione ed uno che ha riguardato la ristrutturazione, vorremmo ricordare a Beretta che ne l’attuale CdA ne quello precedente hanno mai ricevuto il mandato consiliare di spostare la farmacia di Crema nuova. E che l’eventuale vendita del terreno, liberato da un immobile fatiscente, ereditato da precedenti amministrazioni, non è in programma e potrebbe solamente rientrare in una delle possibili ipotesi da valutare. Ipotesi che potranno essere valutate, insieme all’amministrazione e perché no anche coinvolgendo la minoranza, quando sarà più chiaro per tutti qual è il futuro della casa di comunità che trova in via Gramsci, ossia a pochi passi da via Samarani”.
“Quest’anno, però, riscontriamo che Beretta si sia superato, posto che nella stessa intervista sosteneva la tesi della vendita delle farmacie ai privati e contemporaneamente propone una tesi contraria sostenendo che l’Area Omogenea Cremasca debba occuparsi delle farmacie comunali. Ossia la provincia di Cremona, perché l’area omogenea è un soggetto politico riconosciuto dalla provincia ma privo di una sua soggettività giuridica. Ma senza entrare in tecnicismi ci limitiamo a rilevare la sostanza di questa nuova proposta di Beretta che non solo consideriamo condivisibile ma addirittura già attuata da AFM, posto che quattro delle sei farmacie gestite da AFM sono di proprietà di altrettanti comuni che fanno parte dell’area omogenea che, con Crema, fanno ben 5 comuni. Un unicum nella provincia di Cremona, ma crediamo un raro caso di sinergia tra comuni anche a livello nazionale. Un “caso” quello di AFM che ha anticipato anche la realizzazione del progetto di rete tra farmacie comunali, avviato da AFM insieme ad altre quattro aziende farmaceutiche municipali lombarde”.
“In conclusione ci resta una speranza, ossia che Beretta per il prossimo anno cambi recita e metta in scena una nuova commedia che possa aiutare AFM, che rimane un’azienda del Comune di Crema indipendentemente dal colore politico che temporaneamente ha il compito di amministrare, cominciando dall’evitare di screditare agli occhi dell’opinione pubblica l’immagine di AFM rendendo sempre più complicato il lavoro delle persone che lavorano nelle farmacie”.