Palazzo Pignano e Pandino, fiume
Tormo: "No alla cementificazione"
Europa Verde esprime tutta la sua contrarietà ed indignazione per l’avvio della cementificazione nei pressi del fiume Tormo tra Palazzo Pignano e Pandino (nella foto le macerie a pochi metri dal fiume). “L’avvio di questa cementificazione avvenuta in questi giorni mettendo sul prato residui di macerie per innalzare artificialmente il livello del terreno procede in modo illegittimo in quanto l’Ente, cioè il Comune di Palazzo Pignano non ci ha fornito al riguardo una certificazione indispensabile e cioè il documento di “INVARIANZA IDRAULICA” di legge in una nota stampa firmata Andrea Ladina e Oscar Stefanini. “2l Progetto di cementificazione in corso finalizzato alla costruzione di un supermercato ed altro, inoltre, è stato fatto passare come un “progetto di rigenerazione urbana” ma che di rigenerazione urbana non ha niente. Europa Verde, a fronte del fatto che nel cremasco ci sono circa 300 capannoni vuoti è contraria a consumare altro suolo ed avevamo fatto presente, al Sindaco di Palazzo Pignano che nella centralissima via Roma a Palazzo ci sono due enormi cascine in stato di abbandono che possono essere recuperate per realizzare dei negozi di vicinato senza distruggere altri prati stabili”. Continua il documento: “Chiediamo al Sindaco di Palazzo Pignano lo stop ai lavori in assenza della documentazione “INVARIANZA IDRAULICA” e copia del contenuto merceologico degli enormi cumuli di macerie contenenti tra l’altro anche plastica e vetro. Della vicenda di questo inaccettabile progetto di “rigenerazione urbana” è stata inviata documentazione all’avv. Devis Dori, Camera dei deputati a Roma, del gruppo Europa Verde per una interrogazione parlamentare”.