Cronaca

I sindaci fuoriusciti da SCRP
firmano il verbale di conciliazione

Questa mattina, mercoledì 29 giugno alle 11:46, alla Corte d’appello del tribunale di Brescia è stato firmato il verbale di conciliazione tra il commissario liquidatore di Scrp, Giovanni Soffiantini e i sindaci di Soncino, Casale Cremasco Vidolasco, Casaletto di Sopra, Palazzo Pignano, Romanengo, Salvirola, Trescore e il vicesindaco di Ticengo delegato dal sindaco. L’accordo è stato siglato alla presenza degli avvocati Giovanni Penzo per Scrp e Raffaella Bordogna per i comuni

Gabriele Gallina, Antonio Grassi, Roberto Moreni, Giuseppe Dossena, Attilio Polla, Nicola Marani, Angelo Barbati e Riccardo Vitari si sono dichiarati soddisfatti del risultato ottenuto e apprezzato il lavoro svolto dall’amministratore delegato di Consorzio.it, Bruno Garatti.

«E’ grazie a lui – dichiarano – che è stato ripreso un dialogo che era stato interrotto. Abbiamo apprezzato anche la disponibilità del liquidatore Soffiantini che ha favorito la soluzione che abbiamo firmato questa mattina».

Con la conciliazione Scrp «rinunzia all’appello proposto, domande ed eccezioni tutte avanzate e ai diritti ivi azionati, e pertanto liquiderà ai comuni appellati il valore delle quote come determinate dal lodo emesso dall’avvocato Marco Gamba di Cremona oltre agli interessi, quantificati secondo il lodo al saggio di interesse legale, dalla data di recesso alla data del saldo effettivo».

Mentre i comuni «accettano la rinunzia agli atti e ai diritti da parte di Scrp in liquidazione e contemporaneamente accettano gli interessi quantificati secondo il lodo al saggio di interesse legale dalla data del recesso alla data del saldo effettivo».

La trattativa è durata alcuni mesi, «ma – spiegano i sindaci – il risultato ottenuto meritava questo sforzo».

Grassi ribadisce quello che aveva sostenuto durante la conferenza stampa durante la quale veniva annunciato il raggiungimento di una soluzione al contenzioso. «Non ci sono né vincitori, né vinti . Ha vinto il territorio. Questo è un risultato politico importante, il resto è una questione meramente tecnica»

Poi Grassi precisa: «I sindaci si sono impegnati ad entrare in Consorzio.it con una quota azionaria e hanno espresso la loro disponibilità con una lettera inviata nelle settimane scorse al Consorzio stesso»

Garatti, che non ha potuto essere presente a Brescia, commenta. «Il Cremasco unito può affrontare il futuro con la consapevolezza di poter vincere le sfide che già sono alle porte, grazie allo strumento che dispone, ciò il Consorzio. Però mancava un tassello rappresentato dagli otto comuni che avevano aperto un contenzioso con Scrp. Per questo abbiamo operato per ritrovare l’unità del territrio. Non è stato semplice, ma, via via, che il lavoro di ricucitura procedeva abbiamo trovato da parte dei sindaci la disponibilità per continuare e il risultato è stato ottenuto. Mi preme anche rimarcare il ruolo di Giovanni Soffiantini, che alla proposta di trovare un accordo non si è tirato indietro».

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