Politica

Le richieste di Anffas ai candidati
sindaco: “per una città più inclusiva”

Anffas ha incontrato tutti i candidati sindaco alle prossime elezioni amministrative di Crema.

“In questi mesi abbiamo incontrato tutti i candidati sindaco ed abbiamo avuto modo di apprezzare la loro disponibilità all’ascolto e al confronto. Riteniamo sia fondamentale un continuo dialogo ed una profonda sinergia tra istituzioni e terzo settore per assicurare benessere alla comunità e a tutte le persone che la abitano, nella convinzione che la disabilità non abbia e non debba avere un colore politico. Dobbiamo parlarne insieme: non è una ‘questione’ di pochi, ma una condizione che riguarda tutti”.

Così i presidenti di Anffas Crema Aps e Fondazione Alba Anffas Crema, Daniela Martinenghi e Paolo Marchesi, al termine degli incontri con tutti i candidati sindaco alle prossime elezioni amministrative: Fabio Bergamaschi (centrosinistra), Paolo Losco (Sinistra Unita), Manuel Draghetti (M5s), Maurizio Borghetti (centrodestra), Simone Beretta (indipendente di centrodestra).

“Abbiamo chiesto a tutti loro una particolare attenzione alla tematica della disabilità, partendo dalla convinzione che una città inclusiva ed accessibile alle persone con disabilità sia una città migliore per tutti”.

Nel corso degli incontri l’associazione ha illustrato i vari servizi attivi: due centri socio educativi (Villette e Santo Stefano), una comunità socio sanitaria, un servizio diurno alternativo, una piscina idroterapica, un polo di neuropsichiatria infantile e per l’età evolutiva, un servizio educativo ed uno intensivo, il progetto Zoom rivolto ad adolescenti, uno sportello Sai per accoglienza ed informazione, progetti per la vita indipendente.

Al momento Anffas risponde ai bisogni di quasi 270 famiglie e guarda con determinazione al futuro: “abbiamo posto l’accento sui progetti dedicati alla vita indipendente. Sulla volontà dell’associazione di offrire una concreta soluzione all’annosa questione del Dopo di noi, valorizzando le scelte e le preferenze delle persone con disabilità”.

Tra le richieste rivolte ai candidati, in questa direzione, quella di una maggiore flessibilità dell’ente locale affinché sostenga anche attività che rientrano nelle unità d’offerta sperimentali con un più ampio riconoscimento del budget di progetto per una migliore realizzazione del progetto di vita di ciascuno. Un impegno maggiore viene richiesto al comune per soddisfare “le richieste della Misura B2 (destinata a persone con disabilità grave e in condizioni di non autosufficienza) insoddisfatte per mancanza di fondi regionali. Chiediamo che il comune intervenga con risorse proprie”.

Altro tema aperto è quello dei centri estivi: “le famiglie di persone con disabilità si trovano ogni anno a sostenere di tasca propria costi esagerati per consentire ai propri figli di frequentare un centro estivo che risponda in pieno alle loro esigenze e peculiarità. Chiediamo la parificazione dei costi a carico delle famiglie rispetto a quelli sostenuti dalle famiglie di persone senza disabilità e che della spesa restante se ne faccia carico l’ente comunale”. Ad ultimo l’Aps esprime profonda preoccupazione per il Saap di plesso: “attivata in alcuni istituti scolastici cittadini, questa figura non garantisce la continuità di cui le persone con disabilità necessitano. Le priva di quel ponte necessario tra una scuola di ordine o grado differente e l’altra”.

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