Cronaca

Associazione Diabetici:
l’attività riprende, ma servono aiuti

Il presidente dell'Associazione Diabetici

Con il graduale avvicinamento alla quotidianità precovid, anche l’Associazione Diabetici del territorio Cremasco torna a svolgere la sua attività al servizio della collettività. “L’esperienza del covid ci dice quant’è importante investire sulla sanità e avere il coraggio di riforme, proprio con l’attenzione alla sanità sul territorio e al personale. È vero che c’è stata una reazione tenace, fatta di scelte coraggiose e collettive e di avveduti comportamenti individuali, come ci ha ricordato il presidente Mattarella – dice il presidente Francesco Maestri – ed anche per questo, abbiamo deciso di riaprire la sede di via Bartolino da Terni, 9”.

E da questa mattina, infermieri e volontari si sono rimessi all’opera: Dina Scorsetti, Mario Malacarne, Attilio Calderoni, Giacomo Freri, senza dimenticare il prezioso contributo di Dario Crotti e del tesoriere Sergio Pedrocco, che si interessa anche delle varie apparecchiature. Appena possibile, riprenderanno anche le consulenze gratuite, il mercoledì pomeriggio, con la dottoressa Cazzalini, che per il mese di aprile non potrà essere presente. Operante nel territorio cremasco dal 1989, l’Associazione Diabetici oggi vive grazie alla donazione del socio Ernesto Patrini, “unica a farci sopravvivere – commenta il presidente Maestri – ma le risorse sono estremamente ridotte”.

Presso la sede dell’Associazione, sotto i portici dell’edificio che ospita l’ex istituto magistrale, si garantiscono esami quali la misurazione della glicemia, l’ossigenazione nel sangue attraverso i saturimetri e il monitoraggio della pressione arteriosa, talvolta anche il colesterolo totale, oltre a fornire il supporto necessario per superare le difficoltà che possono incontrare i diabetici, riguardo i piani terapeutici o i contatti con la regione.

“Operiamo in stretta collaborazione con il Centro diabetologico dell’Ospedale Maggiore, diretto dalla dottoressa Silvia Severgnini e c’è anche un filo diretto con il Clad, Coordinamento Lombardia Associazione Diabetici, di Milano, che coordina oltre 40 associazioni di volontariato in Lombardia, di cui noi siamo soci fondatori”, aggiunge il presidente Maestri, che si dice fiducioso, sia nella risposta da parte della cittadinanza a sostegno delle attività dell’Associazione, e sia per il futuro, con il superamento della pandemia e la possibilità di riprendere le normali attività.“Ci sono circa 8 mila diabetici nel territorio cremasco, ma ora il numero degli iscritti è sceso a circa 200 ed il Centro Diabetologico ne segue circa 5 mila”, dice Maestri, che così spiega il divario: “Molti non sanno di avere il diabete, per questo sono molto importanti gli screening sul territorio e per questo noi, prima della pandemia, li facevamo e ora ci auguriamo di poter riprendere”.

La riapertura di oggi è di buon auspicio per il futuro, con l’Associazione Diabetici che ribadisce la disponibilità nei confronti di tutti e da appuntamento a domenica 24 aprile, quando tornerà anche in piazza, assieme ai Lions Club del territorio cremasco, per promuovere la prevenzione del diabete, con la possibilità di misurazione della glicemia, della pressione arteriosa e dell’ossigenazione del sangue.

Ilario Grazioso

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