Cronaca

Museo Civico, apre una
nuova sezione egizia

In una gremita Sala Pietro da Cemmo è stata presentata questo pomeriggio,  la nuova Sezione Egizia del Museo Civico di Crema e del Cremasco. Si tratta della sezione di antichità nata nel 2019, grazie al primo lascito testamentario di Carla Maria Burri e che si è ora arricchita grazie alla donazione Campari Lucchi.

Il nuovo allestimento è stato sostenuto dall’Associazione Popolare Crema per il territorio Banco BPM e va a valorizzare in un percorso cronologico coerente, i reperti della Collezione Burri e Campari Lucchi, oggetto di molte pubblicazioni e presentati in numerosi convegni nazionali e internazionali.

L’inaugurazione è stata introdotta da Francesca Moruzzi, responsabile del servizio cultura e turismo del comune di Crema, ed ha visto la partecipazione del sindaco Stefania Bonaldi, dell’assessore alla cultura  Emanuela Nichetti, di Nicoletta Cecchini, funzionaria della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova, e dell’egittologo nonché curatore scientifico della Sezione Egizia, Christian Orsenigo.

Nel saluto ai presenti, Stefania Bonaldi ha sottolineato la dinamicità di una struttura museale che, grazie alle donazioni, modifica e aggiorna gli allestimenti espositivi. Da parte di Emanuela Nichetti il plauso per chi ha reso possibile questo ulteriore allestimento, in primis il personale che negli scorsi mesi si è adoperato, citato anchedal curatore Orsenigo, che ha esteso i ringraziamenti ad Alessandro Boni ed ai giovani che hanno svolto il servizio civile al museo.

La dottoressa Nicoletta Cecchini ha portato invece i saluti del Soprintendente Gabriele Barucca, ed ha ringraziato Carla Campari Lucchi per la donazione alla comunità cremasca della sua collezione, in memoria del marito Camillo e dell’amicizia che legava lei stessa a Carla Maria Burri, consentendo il riallestimento della Sezione Egizia.

È toccato a Christian Orsenigo descrivere il riallestimento della sezione ed il nuovo percorso espositivo, che parte dalla preistoria per arrivare fino al neolitico, con la scelta di puntare su supporti leggeri ed in plexiglas fatti su misura, per meglio valorizzare i reperti presenti, oggetto di studi e, laddove necessario, di delicati interventi di restauro.

Lo scopo della Sezione Egizia del museo cittadino è legato anche alla didattica ha detto il curatore, per permettere ai bambini ed ai ragazzi frequentanti le scuole del comprensorio, di poter assaporare ciò che rappresenta l’antichitàegizia, anche attraverso una serie di grafici esplicativi.

Dalle terrecotte, alle molte lucerne, grazie proprio all’apporto della collezione Lucchi, al papiro (per ora, unico esemplare), alle due ampolle dell’epoca cristiana ed alla collezione vetro, che arriva alla prima epoca islamica: è ricco il catalogo della Sezione Egizia, considerato anche che si trova in una piccola città, che sta dimostrando però sempre più di interessarsi e investire in cultura.

L’incontro in sala Pietro da Cemmo è stato l’occasione per comunicare due nuove acquisizioni, grazie alle donazioni al Museo di Crema da parte delle famiglie Guerreschi e Pozzi. Si tratta di un ushabti e di un largo frammento in cartonnage (materiale ottenuto dalla sovrapposizione di strati di papiro o di lino), oggetto di studi e approfondimenti, prima di entrare nel percorso espositivo della nuova Sezione Egizia.

Ilario Grazioso e Sabrina Grilli

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