Incroci: la nuova stagione
del Teatro San Domenico
Si riparte: con la capienza recentemente riportata al 100%, si riempie di contenuti la proposta che la Fondazione Teatro San Domenico ha pensato per la stagione 2021-2022, quella che negli auspici di tutti, dovrebbe segnare il ritorno alla programmazione precovid. Presentata questo pomeriggio dal consulente artistico Franco Ungaro, alla presenza del presidente Giuseppe Strada e dell’assessore alla cultura Emanuela Nichetti, Incroci, teatro, musica e danza, che dal 14 novembre al 12 maggio, accompagnerà gli appassionati nei 10 spettacoli fin’ora in cartellone, con la possibilità di qualche fuori programma, qualora le condizioni dovessero consentirlo. Introducendo la presentazione, il presidente Strada ha ricordato la pubblicazione A Est del palcoscenico, dello stesso Ungaro, nelle scorse settimane recensita dal Venerdì di Repubblica, che l’ha definito “teatrante tra i più originali del nostro Paese”. E sono proprio del consulente artistico le parole chiave evocate più volte, per descrivere la nuova stagione: comicità e leggerezza, ma senza scadere nella superficialità, riprendendo il pensiero di Italo Calvino.
Per la “prima”, in scena domenica 14 novembre alle 17,30, Alessandra Faiella e Valerio Borgonovo che interpreteranno uno degli spettacoli più popolari degli anni ottanta, Coppia aperta di Dario Fo e Franca Rame, con gli spettatori che saranno accolti dalle note del Corpo Bandistico “G. Verdi” di Ombriano, nel piazzale antistante il San Domenico. Seguiranno le acrobazie di The Black Blues Brothers, diretto da Alexander Sunny (28 novembre), Sul bel Danubio blu, della Compagnia di Operette Corrado Abbati (5 dicembre), l’omaggio a Fellini con Felliniana (16 gennaio 2022), per le musiche di Nino Rota, coreografie e regia di Monica Casadei, che in collegamento telefonico ha ricordato come lo spettacolo sia stato il primo ad essere rappresentato alla riapertura dello scorso maggio a Piacenza. Venerdì 28 gennaio, “Ci vuole orecchio”, omaggio a Enzo Jannacci, reinterpretato da Elio, che torna a Crema città cui è legato dalle origini del gruppo Elio e le Storie Tese, che tra i suoi più importanti interpreti ha visto il cremasco Paolo Panigada scomparso troppo presto, nel dicembre 1998. Domenica 6 febbraio, Lella Costa interpreta “Se non posso ballare…non è la mia rivoluzione”, ispirato a Il catalogo delle donne valorose di Serena Dandini. La stagione proseguirà con Pigiama per sei con Laura Curino, Antonio Cornacchione, Max Pisu e Rita Pelusio (20 febbraio), Le Gattoparde per la regia di Ulisse Romanò (6 marzo), Illogical show il 3 aprile, con il gruppo Trejolie (Tomas Leardini, Marcello Mocchi e Daniele Pitari, vincitori nel 2017 del talent “Italia’s Got Talent”). Chiuderà la stagione, Così parlò Bellavista, il 12 maggio, con Geppy Gleijeses, Marisa Laurito e Benedetta Casillo, per un omaggio a Luciano De Crescenzo ed al suo celebre romanzo cui è ispirato il film uscito nelle sale nel 1984.
Nelle parole dell’assessore Nichetti, la voglia di tornare dal vivo: “Abbiamo continuato per come abbiamo potuto con modalità alternative, ma assistere allo spettacolo fatto dagli artisti qui sul palco è tutta un’altra cosa. Il teatro – ha aggiunto la rappresentante della giunta – si caratterizza proprio per legame tra lo spettatore e chi recita”. Da parte sua, il presidente Giuseppe Strada ha ricordato come la Fondazione in questi mesi ha sempre operato: “Sono stati fatti importanti investimenti, dal nuovo palco, ai sistemi di sicurezza e all’acustica”. Oltre a questo, Strada ha comunicato la strategia voluta dal CdA della Fondazione, orientata a proporre oltre a Incroci, una stagione per le scuole ed i bambini, ed un potenziamento dell’offerta estiva, che proseguirà fino a settembre, per valorizzare lo spazio all’aperto del Mercato Austroungarico, ma anche le collaborazioni con le amministrazioni comunali di Ripalta Cremasca e di Pandino.
In chiusura, prima l’intervento telefonico di Marisa Laurito che ha ricordato la figura di Luciano De Crescenzo, non nascondendo qualche perplessità iniziale per l’idea di portare a teatro Così parlò Bellavista: “Dopo aver visto il copione e l’allestimento teatrale, con convinzione sono felice di portare avanti questo progetto – ha detto l’artista – che mi ha visto debuttare con successo al San Carlo di Napoli, nel ruolo di una donna con i piedi per terra, che regolamenta la vita della famiglia”. Poi, il presidente Strada: “Ieri più di 300 spettatori per lo spettacolo Oblivion rhapsody, e se il buongiorno si vede dal mattino, noi ci crediamo, anche se le nostre previsioni di bilancio, visto la situazione, mettono in conto eventuali perdite, che noi consideriamo un investimento per il futuro”. Abbonamenti in vendita da oggi, con la possibilità per i vecchi abbonati di rinnovare fino al 31 ottobre. Dal 2 novembre saranno in vendita attraverso i consueti canali, i biglietti per i singoli spettacoli. Ulteriori informazioni sul sito web del teatro.
Ilario Grazioso