Lettere

Il presidente Signoroni
"condannato" a sua insaputa

da Giovanni De Grazia - coordinatore circolo FdI Crema

Premessa: il presidente della provincia di Cremona Signoroni è stato condannato, cito testualmente, per il reato di ” falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico”.

L’elezione di Signoroni a Presidente della Provincia politicamente risulterebbe illegittima in quanto lo stesso non si era dimesso dalla vicepresidenza dell’A.T.O., ente provinciale che sovraintende al ramo idrico per la nostra provincia e di conseguenza lo stesso non era nelle condizioni di poter essere eletto.

Il reato di falsità ideologica in atto pubblico risulta provato e Signoroni condannato al pagamento di una pena pecuniaria di 1500 euro. Ovviamente il presidente della Provincia, che ha dichiarato di essere all’oscuro di questa condanna, può proporre opposizione entro 15 giorni dalla notificazione del decreto.

Questo è l’aspetto prettamente giudiziario ma mi domando come può il PD non prendere atto di questa situazione? Il segretario provinciale Soldo a suo tempo aveva parlato di una “leggerezza” da parte di Signoroni che non aveva implicazioni di sostanza. E’ ancora della stessa opinione o forse non ritiene politicamente imbarazzante la situazione che si è creata? E lo stesso Signoroni, qualora venisse confermata la condanna, sarebbe nella condizione di poter esercitare pienamente la sua funzione?

Ricordiamo che esiste l’esercizio “nobile” delle dimissioni, pratica non particolarmente usata in Italia. Aspettiamo (non troppo) fiduciosi l’evolversi della situazione.

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