Gara parcheggi, Beretta:
"I conti sugli incassi non tornano"
“Non ho ancora avuto modo di leggere il contratto, ma i conti non mi tornano”. Esordisce così il consigliere di Forza Italia Simone Beretta, riguardo l’aggiudicazione del servizio gestione parcheggi alla società Ica.
“Leggendo i dati degli introiti dei parcheggi a pagamento da parte del comune negli ultimi anni una qualche domanda nel merito, alla luce dell’aggiudicazione del nuovo appalto, sovviene naturalmente”. La media dell’incasso comunale in merito al pagamento degli stalli blu è, mediamente di 1.125.000 euro (escluso il 2020 causa pandemia). “Con la nuova gara d’appalto aggiudicata si andrà ad incassare 749.000 euro annui con una eventuale perdita media di circa 380.000 euro annui che moltiplicato per una durata del contratto di 5 anni ammonterebbe ad una perdita complessiva di quasi un 1.900.000 euro. Non mi appare un buon affare”.
Beretta ricorda i buoni incassi di Scs quando a governare la città era la Giunta Ceravolo. “Scs guadagnava anche troppo, il che non era accettabile tant’è che, da assessore, pretesi la modifica del contratto in essere che avvenne e portò a un soddisfacente riequilibrio a favore del Comune. A partire soprattutto dal 2011 e con l’aggiunta di nuovi stalli a pagamento l’entrata media del comune incominciò a superare abbondantemente il milione di euro”.
Da allora gli stalli a pagamento non sono diminuiti, “Quindi come è possibile una gara il cui risultato penalizzerà per anni il comune? Vorrei che mi rendessero consapevole di una scelta che allo stato dell’arte trovo quantomeno bizzarra. L’impressione è che si sia perpetrato un ulteriore danno alle casse comunali e che questa amministrazione di centro sinistra faccia impropriamente da cassa al vincitore. Forse non c’è stato buon senso ieri, di certo mi sembra che oggi ve ne sia stato ancora meno”.
“Era così difficile – prosegue Beretta – costruire una gara d’appalto che partendo dallo storico e al netto di eventuali investimenti ci portasse ad incassare il giusto? Ed il giusto è banalmente la differenza tra quanto incasso realmente al netto degli investimenti divisi sulle annualità di contratto, delle spese di gestione sempre meno costose se informatizzate e una corretta marginalità per il gestore privato che non deve risultare una speculazione avversa ai nostri interessi pubblici”.
“Senza spiegazioni il tutto verrebbe a costare, molto più del sottopasso di via Indipendenza rispetto al quale già allora il sindaco, poco avvezza a far di conto, confondeva le disponibilità di parte corrente con i costi di un investimento di lungo periodo che il nostro bilancio proprio in parte corrente reggeva alla grande. Spero che almeno oggi se ne sia accorta considerato i reiterati avanzi di amministrazione della sua gestione amministrativa”.
ab