Cronaca

Mortale a Soncino: addio a Lorenzo e Alberto, amici da sempre. Il cordoglio del borgo

Da sinistra, Lorenzo e Alberto

Due vite spezzate in un pomeriggio grigio a qualche giorno dal Natale. Alberto Magarini e Lorenzo Adamo, di 25 e 24 anni, sono morti nell’incidente avvenuto poco dopo le 15 di sabato 19 dicembre, lungo la via Brescia in territorio di Soncino.

I ragazzi, cresciuti in paese, viaggiavano a bordo della Bmw Serie 1 finita lungo la scarpata che costeggia la strada. Con loro anche un’amica cremasca, di soli 21 anni, trasportata in elisoccorso a Brescia, in codice rosso.

Inutili i tentativi di soccorso per Alberto e Lorenzo, estratti dalle lamiere dai vigili del fuoco, accorsi sul posto dopo l’allerta di un automobilista di passaggio. Ai giovani è stato praticato un lungo massaggio cardiaco, ma non ce l’hanno fatta.

Alberto si era laureato un anno fa in Scienze Motorie ed esercitava come preparatore atletico per alcune società sportive. Lorenzo gestiva un bar a Soncino. Amici da sempre, anche grazie all’amore per la pallacanestro, entrambi sono passati dalla ‘River Basket Orzinuovi’ e dalla ‘Orzi Basket’.

Sul luogo dell’incidente, fino a che i corpi dei giovani non sono stati recuperati, sono rimasti gli amici, in un silenzio assordante, rotto solo dai singhiozzi. La dinamica è ancora al vaglio dei carabinieri che nel tardo pomeriggio hanno effettuato i rilievi.

Il borgo è sconvolto, attonito di fronte alla tragedia. Vittore Soldo, segretario provinciale del Pd e residente a Soncino ha scritto su Facebook un commovente addio ai ragazzi che conosceva da sempre, come le loro famiglie:

“È sempre molto difficile trovare le parole per salutare qualcuno che ci lascia. Per quanto ci si convinca che la vita è un momento di passaggio, perdere qualcuno lascia comunque un grande vuoto. Non abbiamo condiviso quotidianità e nemmeno esperienze formative. Due generazioni diverse ma vi ho visto crescere: con Alberto abbiamo fatto un viaggio in notturna, con carico (emotivo e materiale) importante, per attraversare l’Italia e Lorenzo mi ha dato la possibilità di vedere un bambino diventare uomo. Rivedevo in voi i miei anni spensierati, in cui si è amici di tutti. Anni in cui si respira la vita da ogni cosa. Anni in cui si dorme poco ma non si è mai stanchi. Anni in cui si comincia a pensare a cosa fare della propria vita, anche se magari, un po’ cazzoni, lo si rimane ancora, sotto traccia. Gioventù, bellezza. Purtroppo il vostro cammino si è fermato oggi, all’uscita di una maledetta curva. Difficile cercare un perché, difficile farlo adesso. Adesso c’è solo un vuoto che non si riempie più. Ciao ragazzi, buon viaggio insieme”.

Ambra Bellandi

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