Cronaca

Tamponi rapidi, al via progetto per scuole, Rsa e residenze protette

Test rapidi per il covid a scuola, nelle Rsa e nelle residenze con pazienti fragili: questi i progetti in partenza già dai prossimi giorni nel territorio cremonese e dell’Ats ValPadana, che ha ordinato 59mila test nell’ambito della gara regionale bandita all’uopo (il numero massimo ordinabile) e ne ha ricevuti altri 8mila dal Commissario straordinario dell’emergenza.

Non si tratta di incrementare il numero di tamponi fatti, soprattutto considerando che la provincia di Cremona “è una di quelle in cui se ne fanno di più” spiega Somenzi. L’utilità di questo tipo di test è quella di “togliere un grande volume di lavoro ai laboratori, già oberati di lavoro. Ma consente anche alle strutture di avere una risposta in giornata”. Il percorso naturalmente prevede coinvolgimento delle Asst, che distribuiranno insieme al tampone rapido anche quanto necessario per fare l’eventuale tampone molecolare da fare in caso di positività. Stesso discorso vale per le scuole, che potrebbero così avere una prima risposta in breve tempo.

“Non si pensi però che il test rapido sia qualcosa di immediato: bisogna considerare il tempo dell’esecuzione e il tempo di attesa del test. Per le Asst ciò comporta la necessità di organizzare uno spazio di attesa per chi deve ricevere risposta”.

Laura Bosio

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