Abbattimento uccelli protetti ed utilizzo richiami acustici: sequestro a Ripalta Arpina
E’ di tre richiami acustici con annesse batterie e telecomandi, due fucili da caccia e ottantuno carcasse di uccelli abbattuti, quanto sequestrato dalle Stazioni Carabinieri Forestale Cremona e Crema in due recenti distinte attività di Polizia Venatoria.
Nel Cremasco, Comune di Ripalta Arpina, i militari della Stazione Forestale, a conclusione puntuale attività di osservazione (effettuata anche “in borghese” mimetizzati tra la vegetazione ), protratta da giorni ad un sospetto capanno di caccia, , interrompevano una massiva attività venatoria in corso, effettuata da un cinquantenne residente nell’ hinterland Bresciano con l’ausilio di un richiamo acustico elettronico. All’atto del controllo e sequestro del dispositivo elettronico unitamente al fucile subito si rilevava che, tra i 75 uccelli abbattuti, 55 di essi appartenevano a
specie particolarmente protette (Pispola-Prispolone-Migliarino di Palude) dalla Convenzione di Berna del 1979 che tutela a livello Internazionale gli habitat e gli animali selvatici .
Tra i 38 Migliarini di Palude (Emberiza schoeniclus) abbattuti, una carcassa di femmina inanellata per finalità scientifiche inerenti le rotte migratorie e gli svernamenti. E’ in corso attività di indagine del Gruppo Carabinieri Forestale di Cremona finalizzata a determinare con certezza quale sia la provenienza e la “storia” del Migliarino di Palude abbattuto. In Europa l’EURING è il centro che si occupa del monitoraggio, coordinamento e gestione delle attività di inanellamento in ambito scientifico. In Italia l’inanellamento è coordinato dal Centro Italiano di Inanellamento (CNI) presso l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).
Nel nostro Paese il Migliarino di palude occupa solitamente habitat umidi e stagnanti, ma dopo il periodo riproduttivo può spostarsi anche in ambienti più asciutti e aperti, come i campi coltivati e le praterie. Il progressivo degrado e la non corretta gestione delle zone umide, rappresenta un serio pericolo per la conservazione della specie.
Un ulteriore sequestro è stato effettuato nel Cremonese a Stagno Lombardo: durante attività di Polizia Venatoria congiunta con Polizia Provinciale Cremona, sorprendevano, in Stagno Lombardo, un trentenne proveniente dalla bassa Val Trompia (BS), titolare di licenza di caccia, poi deferito alla Procura di Cremona, intento ad abbattere allodole agevolato da 2 richiami acustici elettronici. Sequestrati i dispositivi elettronici unitamente al fucile, relative cartucce e le sei allodole abbattute.
