Lettere

Il Prc di Crema appoggia la
candidatura al Nobel per
la Brigata Henry Reeve

da Partito della Rifondazione Comunista, Federazione Cremasca 
Il Partito della Rifondazione Comunista di Crema appoggia la proposta di conferire al personale sanitario cubano della Brigata Henry Reeve il Premio Nobel per la Pace come riconoscimento per il contributo dato nella lotta contro il Covid-19 alla città di Crema in un momento di estrema difficoltà come quello vissuto in questi mesi di pandemia.
A chi dall’opposizione di centrodestra del consiglio comunale sostiene ci sia stato un eccesso di ringraziamenti (dichiarazione che reputiamo grave e offensiva) rispondiamo che nessun ringraziamento sarà mai sufficiente a chi, dall’altra parte dell’oceano, é venuto disinteressatamente a fornire supporto ai nostri medici e infermieri che dopo anni di tagli alla sanità pubblica si sono trovati ad aver a che fare con un virus nuovo e sconosciuto con posti letto e macchinari insufficienti a far fronte alla situazione nel modo migliore.
Riteniamo infondata anche l’idea di chi, stavolta dal fronte del Movimento Cinque Stelle, sostiene che il Premio Nobel sia inappropriato perché anche altri si sono mossi durante l’emergenza e quindi limitarsi a loro non sarebbe inclusivo poichè dall’indomani della Rivoluzione castrista Cuba ha mandato in tutto il mondo oltre 400 mila medici a salvare vite (raggiungendo la più alta percentuale di medici rispetto alla popolazione, del mondo) nonostante il criminale embargo statunitense.
A tal proposito sosteniamo che conferire il Premio Nobel per la Pace alla brigata Reeve non sarebbe solo un gesto simbolico di riconoscenza e gratitudine, ma un indebolimento delle posizioni e politiche anticubane purtroppo molto diffuse,a partire dell’embargo e le altre restrizioni degli Stati Uniti di cui per l’ennesima volta chiediamo la cancellazione per risollevare un popolo che, nonostante queste politiche oppressive, non ha mai smesso di dare al mondo intero lezioni di solidarietà e progresso, basti pensare al sistema sanitario pubblico e gratuito che su 2440 positivi totali attualmente ne ha solo 70 e 87 decessi mentre la Lombardia, che ha lo stesso numero di abitanti, 95371 casi totali, 35151 ancora positivi e ben 16778 decessi anche a causa di politiche sanitarie privatizzatrici e fallimentari.

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